Inzaghi: "Quattro anni che sono all'Inter e quattro anni che vinciamo a Roma. Grande prestazione"
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Inzaghi: "Quattro anni che sono all'Inter e quattro anni che vinciamo a Roma. prestazione" Nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro lo Young Boys in Champions League, il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, è tornato anche sul successo di domenica scorsa contro la Roma all'Olimpico, firmata dal gol di Lautaro Martinez: "Sono quattro anni che alleno l'Inter e sono quattro anni che vinciamo a Roma, prima mi sembra capitasse molto meno. (TUTTO mercato WEB)
Su altre fonti
E proprio la leggenda nerazzurra, intervistato da Tuttosport, commenta l'evento con un "Me Gusta! È un grande attaccante, ma anche un ragazzo che ci tiene all’Inter. Penso proprio che mi supererà presto e va benissimo così. (Fcinternews.it)
Per correttezza, nella classifica di seguito abbiamo inserito Nyers prima di Lautaro, in quanto i 133 gol sono arrivati in un minor numero di presenze (183 contro 291). Ma la strada è tracciata, visto che il Toro si appresta a diventare il primatista assoluto di una graduatoria che vanta giocatori come Milito, Adriano, Ibrahimovic e tanti altri. (fcinter1908)
Vocegiallorossa.it Vigilia di Champions League per l'Inter di Simone Inzaghi. Proprio il tecnico, nella consueta conferenza stampa, è tornato a parlare della gara contro la Roma. Ecco le sue parole a riguardo: (Voce Giallo Rossa)
Difesa ritrovata — Come premesso, l’Inter ha reagito sfruttando altre armi. Che, in questo inizio di stagione, non sempre avevano funzionato a dovere. (fcinter1908)
Vittoria di misura per l’Inter all’Olimpico contro la Roma, nel match valido per l’ottava giornata di Serie A. A decidere la gara il gol numero 133 con la maglia dell’Inter di Lautaro Martinez, arrivato al 60’. (Inter - News Ufficiali)
Secondo Svilar è il Dio del calcio a non volere che in certe partite la palla entri nella porta avversaria, ma quando vi proponiamo statistiche come quelle che avete potuto leggere nelle pagine precedenti sulla ripetitività di certi risultati probabilmente c’è poco da appellarsi alle divinità. (Il Romanista)