La ricerca e il sapere come via verso la libertà: i discorsi di Metsola e Messa per gli 800 anni del Bo

PadovaOggi INTERNO

Ottocento anni dopo la fondazione siamo qui per riaffermare quanto l’apprendimento, la ricerca, la libertà di pensiero siano indispensabili per l’esistenza di una società democratica.

Sono stati discorsi strettamente attinenti all'attualità quelli della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e della ministra dell'Università e Ricerca Maria Cristina Messa giovedì 19 maggio.

Le fonti per rimettere al centro la ricerca sono varie, non solo risorse economiche ma anche riforme e soprattutto le persone. (PadovaOggi)

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Forse no, se scienza e ricerca continuano ad essere subalterne a dinamiche di profitto che niente hanno a che vedere con la ricerca stessa». Però mi chiedo se si possa circoscrivere il concetto di libertà accademica alla sola libertà formale, giuridica e politica di istruirsi e fare ricerca. (Corriere della Sera)

"Ottocento anni fa un gruppo di professori e studenti ha costituito a Padova un nuovo polo di sapere e conoscenza, una precisa scelta valoriale e metodologica riassunta nel motto 'universa universis patavina libertas', tutta intera, per tutti, la libertà nell'università di Padova". (il Dolomiti)

Ruzzon ha parlato anche della situazione in Ucraina: "Non c'è libertà per qualcuno se non c'è libertà per tutti, oggi più che mai per il popolo ucraino ma anche per quello yemenita, per quello palestinese, per quello siriano e per tutti i popoli oppressi", ha dichiarato Così Emma Ruzzon, presidente del Consiglio delle Studentesse e degli Studenti dell'Università di Padova, a proposito del ddl zan. (Corriere TV)

Tutto ciò spinge a non chiudere gli occhi, a impegnarsi a riaffermare il diritto internazionale. Dobbiamo rimanere "uniti nella difesa della libertà e della democrazia. (Oggi Treviso)

Tutti gli occhi erano puntati su Ruzzon che ha chiesto: «Quanta importanza viene attribuita ai numeri, ai posizionamenti, ai punteggi statistici? Poco o nulla Ruzzon ha detto sulla storia dell'Ateneo, sulla lotta per la libertà che studenti come lei hanno portato avanti, anche a spese della propria vita. (ilgazzettino.it)

Per le sue parole, pronunciate durante l’inaugurazione dell’ottocentesimo anno accademico dell’ateneo di Padova, Emma Ruzzon è diventata in poche ore la studentessa più popolare in Italia: il suo intervento, e in particolare l’attacco ai senatori che sei mesi fa applaudirono all’affossamento del ddl Zan, è diventato virale sui social, venendo ripreso anche da tv e giornali (Il Mattino di Padova)