Autonomia differenziata: cinque regioni depositano i quesiti referendari, Campania capofila
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«Siamo sicuri che la Cassazione accetterà le nostre richieste, andremo rapidamente al voto referendario per togliere di mezzo questa legge iniqua contro il Mezzogiorno». Così il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, dopo aver depositato alla Corte di Cassazione i due quesiti referendari votati dai consigli regionali di Campania, Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana per l'abrogazione della legge sull'autonomia differenziata. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il referendum è stato promosso da un vasto schieramento di forze sociali, politiche, associative e della società civile per dire: "Sì all'Italia unita, libera e giusta". BOLZANO. (Alto Adige)
Un milione e trecentomila firme a sostegno del referendum abrogativo sono un gran bel segnale contro l’autonomia differenziata. Ma prima dei cittadini elettori e prima ancora della Corte costituzionale sulla proponibilità del referendum, a decidere sulla legge Calderoli e sul progetto di federalismo competitivo messo in campo dal governo Meloni saranno direttamente i giudici costituzionali, entro un paio di mesi, a novembre. (il manifesto)
Il comitato referendario ha depositato questa mattina in Cassazione le firme raccolte per il referendum abrogativo dell’autonomia regionale differenziata. Per l’esattezza, si tratta di 1 milione e 291mila firme, raccolte sulla piattaforma online (quasi 554mila) e su modulo attraverso i banchetti allestiti in tutta Italia (737mila). (Avvenire)
A esse se ne aggiungono 550 mila online raccolte sempre nell’ambito della campagna: “Una firma per l’Italia libera, unita, giusta” partita lo scorso luglio con l’obiettivo di raccogliere 500 mila firme per arrivare al referendum e proporre ai cittadini l’abrogazione della legge. (Vita)
“La presentazione in Cassazione da parte di cinque consigli regionali delle richieste di referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, certamente una delle peggiori degli ultimi anni, fa di questa giornata una data da segnare in rosso sul calendario della democrazia, cui il governo Meloni vorrebbe assestare un colpo terribile, spaccando il Paese e dividendolo in cittadini di serie A e B. (Buttanissima Sicilia)
Cagliari. I lavori, presieduti dalla presidente della Regione, Alessandra Todde, hanno visto in agenda numerose questioni a partire dalla programmazione infrastrutturale legata ai fondi Fsc e alle problematiche dell’insularità. (SARdies.it)