Pd e M5s, troppo diversi per stare assieme

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«Il Pd da solo non ha nessuna chance di vincere. Ma trovare un alleato “giusto” non è facile», dice Paolo Natale, politologo della università Statale di Milano, «perché con i 5stelle, peraltro in caduta libera, si punterebbe su un alleato instabile e con il quale vi sono molti punti di frizione, dall’immigrazione all’Europa». E dunque? «Il problema del Pd è che ha ridotto il proprio bacino di potenziali elettori diventando il partito dei diritti civili, delle élite, di chi non paga per la globalizzazione e l’immigrazione incontrollata. (Italia Oggi)
La notizia riportata su altre testate
Segnalo che il centrodestra ha vinto le elezioni rimettendosi insieme un minuto dopo la caduta del governo Draghi: fino al giorno prima Meloni era all’opposizione, Forza Italia al governo. – Matteo Orfini, ex presidente Pd, la proposta Franceschini la convince? “Non più di tanto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I distinguo, i «se» e i «ma» e i continui stop and go di Schlein e soprattutto di Conte, per Gaetano Manfredi non agevolano un percorso unitario. Dell’alleanza strutturale Pd-M5S, il tempo per parlarne e litigare, in cui «si sottolineano più le diversità che i punti di incontro», comincia a stringere. (Corriere della Sera)
Sei un incallito politicista!», è l’accusa che talvolta capita di sentirsi rivolgere. Ma cosa si intende dire esattamente? In genere, «politicisti» sono coloro che attribuiscono un valore esorbitante alle manovre e alle «alchimie politiche» e sottovalutano le più nobili dimensioni della politica. (il manifesto)

"Non mi aspetto che altri seguano passivamente quanto detto da noi a Orvieto (...) però mi porrei almeno la domanda perché questi due convegni hanno fatto parlare molto. (Civonline)
Si può fare un’alleanza, ma solo con un progetto chiaro e con obiettivi ben condivisi. ROMA (ITALPRESS) – “Lavoriamo per costruire un progetto politico forte e alternativo a questa destra: la mia comunità non ha detto ‘Abbraccia il PD domani mattina e amo la partita, perchè sennò non si vincè. (Reggio TV)
Il sindaco Gaetano Manfredi - il facilitatore per definizione della formula “Campo largo” negli ultimi 3 anni - scende in campo sul cosiddetto “lodo Franceschini” cioè una coalizione del centrosinistra e il M5S che vada all’uninominale unita e al proporzionale ognuno per i fatti suoi. (ilmattino.it)