Parigi, l'arresto di Pavel Durov: il tentativo di bluff su Macron, la ricerca di un avvocato e l'asso nella manica durante l'interrogatorio
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Il fondatore di Telegram Pavel Durov si sentiva intoccabile, e ha continuato a vedersi così anche dopo che il Tribunale parigino ha formulato tutta una serie di accuse riguardo l’app di messaggistica. Una vasta indagine che riguarda reati quali la pedofilia, la pedopornografia e il traffico di droga, elencati in una lunga lista di capi d’imputazione nei confronti di una persona non ancora identificata. (Open)
Su altri media
Anche il caso Telegram (pur nella sua opacità) rafforza il dibattito sulla pericolosità (sempre più evidente) dei social network, che peraltro, in questi ultimi tempi, stanno subendo un profondo cambiamento. (Italia Oggi)
Durov, che secondo Forbes ha un patrimonio di 15,5 miliardi di dollari, è stato rimesso in libertà, ma è sotto sorveglianza giudiziaria e deve pagare una cauzione di 5 milioni di euro. Aumentano i guai giudiziari per Pavel Durov, il miliardario fondatore di Telegram (Forbes Italia)
Viviamo in un’epoca dominata dai giganti tecnologici e dai loro leader, ormai figure sempre più centrali nella vita pubblica e politica del mondo intero. Sono Pavel Durov, fondatore di VKontakte e Telegram, e Mark Zuckerberg, il volto di Facebook e Meta. (Il Fatto Quotidiano)
Ai due giudici istruttori che gli hanno comunicato i capi di accusa per i quali è sotto controllo giudiziario a Parigi, ha detto di avere sempre collaborato con i servizi francesi in particolare per quanto riguarda la minaccia terroristica. (ilmessaggero.it)
Il caso Pavel Durov può segnare un punto di non ritorno nei rapporti tra l'Europa e le grandi piattaforme online globali che hanno sede all'estero (Stati Uniti, Dubai, ecc) ma operano stabilmente e con successo nel mercato Ue. (L'HuffPost)
Il brillante ma enigmatico fondatore di Telegram sembra uscito da un romanzo su hacker, spionaggio e attivismo. È un anti-Musk ma con più attributi di lui, non urla ma combatte, viene minacciato dai servizi segreti russi ma non si fa intimorire, per poi farsi arrestare in Francia col sorriso. (Rolling Stone Italia)