Emergenza idrica nel Lazio: Zingaretti proclama ufficalmente lo stato di calamità naturale

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Al Lago di Bracciano vietato lavare l'auto e annaffiare giardini. La Regione Lazio firmato il documento ha ribadito che spetterà ai singoli Comuni tradurre lo stato di calamità in provvedimenti specifici.

A cura di Alessia Rabbai. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha ufficialmente proclamato lo stato di calamità naturale per la grave crisi idrica. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

I cantieri trasparenti sono anche i cantieri aperti fisicamente alla cittadinanza, per avvicinare le opere a quelli che saranno i loro fruitori finali Webuild è stata una delle prime aziende del settore al mondo ad aprire i propri cantieri al pubblico. (Sardegna Reporter)

Inoltre, il provvedimento stabilisce che «per la gestione dell'emergenza idrica e per il sostegno alle popolazioni e alle attività produttive sono indispensabili misure di natura straordinaria ed emergenziale». (leggo.it)

Servono delle misure per far fronte al problema e, oltre al possibile stato d’emergenza, le Regioni starebbero pensando a dei tagli. Dalla stessa Protezione Civile è infatti arrivato il monito: “Le tendenze non sono positive, nelle prossime settimane non ci sarà una inversione di tendenza. (Virgilio Notizie)

Come non sprecare l’acqua: 7 consigli utili. Per non incappare in sanzioni è bene studiare strategie alternative e metodi intelligenti per gestire le risorse Dal Covid alla crisi idrica, lo stato di emergenza cambia forma ma non perentorietà e problematicità. (Money.it)

Paghiamo l’acqua del pozzo, ma se utilizzassimo quella di Acea i costi sarebbero cinque volte superiori. non per gli altri, però.». Ieri anche il sindaco, Roberto Gualtieri, è tornato a escludere misure drastiche : «Roma non sarà interessata da emergenze idriche. (Corriere Roma)

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato lo stato di calamità naturale in tutta la regione fino al 30 Novembre 2022. Con il decreto si richiede al Dipartimento della Protezione Civile “di valutare la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, sulla base dell’ evoluzione degli scenari di severità idrica, provvedendo alla trasmissione dei dati e del quadro dei fabbisogni per fronteggiare adeguatamente la situazione emergenziale“ (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)