Prelievo raddoppiato . Minaccia dietro la scelta

Prelievo raddoppiato . Minaccia dietro la scelta
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IL GIORNO INTERNO

Non potendo acquisire gli elenchi dei lavoratori da Berna a Roma hanno deciso di aggirare l’ostacolo mettendo sotto pressione gli stessi frontalieri, attraverso un emendamento inserito nella legge di Bilancio 2025, che prevede la dichiarazione obbligatoria di tutti i soggetti interessati con la minaccia, nel caso in cui la dichiarazione venga omessa, di raddoppiare il prelievo. In pratica i “vecchi frontalieri“, ovvero tutti gli italiani domiciliati nella zona di frontiera che esercitano un’attività di lavoro in Svizzera da prima del 17 luglio 2023 potrebbero vedersi chiedere fino a un massimo di 400 euro mensili, anziché i 200 euro individuati come tetto massimo della “tassa della salute“ che una volta applicata dovrebbe incidere tra il 3% e il 6% del reddito netto annuo. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri media

L’Associazione Frontalieri Ticino esprime il proprio forte disaccordo con le affermazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, rilasciate durante l’evento di sabato sera a Villa Recalcati, a Varese. (Luino Notizie)

" È arrivata una notizia attesa da tempo: il 24 febbraio è stato convocato il Tavolo Interministeriale per discutere ad ampio raggio delle problematiche relative ai lavoratori... (Virgilio)

La questione dei frontalieri, che da sempre caratterizza l’economia del medio-alto Varesotto e delle zone di confine con il Canton Ticino, non è mai stata così confusa e incerta come oggi. Un problema che non riguarda solo i lavoratori, ma l’intero sistema economico e sociale di un territorio che vive di equilibri delicati tra Italia e Svizzera (Luino Notizie)

Tassa sulla salute, Mastromarino e l'Associazione Frontalieri Ticino: "I lavoratori non sono un bancomat"

«Questa imposta, così come strutturata, rappresenta un peso iniquo per i frontalieri e per le loro famiglie – dice Massimiliano Baioni, presidente dell’associazione – È fondamentale che si trovi una soluzione equa e sostenibile, che tenga conto della realtà del lavoro transfrontaliero. (VerbanoNews.it)

E se l’uscita del ministro sarà sicuramente uno dei temi della manifestazione del 15 febbraio a Varese, voluta dai sindacati proprio per confrontarsi su questa tassa, chi invece esprime subito il proprio disappunto è Massimo Mastromarino, presidente di Acif – Associazione Comuni Italiani di Frontiera –, nonché sindaco di Lavena Ponte Tresa. (ComoZero)

Tempo medio di lettura: 3 minuti L' Associazione Frontalieri Ticino esprime il proprio forte disaccordo con le affermazioni del Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti , rilasciate.. (Virgilio)