I Cani: "post mortem" recensione

I Cani: post mortem recensione
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Il quarto disco del progetto di Niccolò Contessa, uscito a sorpresa dopo anni di attesa, riflette sul nostro tempo mortale e su ciò che ne verrà dopo, tra esistenzialismo e un sound mai afferrabile Lo diceva Franz Kafka negli Aforismi di Zürau: “Come un sentiero d'autunno: appena è tutto spazzato, si copre nuovamente di foglie secche”. In fondo lo sappiamo tutti, un po’. Con Niccolò Contessa è sempre stato così. (ROCKIT)

Su altri media

Un ritorno che spiazza e sorprende, un gesto artistico che irrompe nel silenzio a nove anni di distanza dall’ultima uscita discografica. Questa nuova fatica discografica è disponibile su tutte le piattaforme digitali. (Sky TG24)

"Il sorprendente ritorno dei Cani" inizia con un dialogo di "Stalker" di Andrej Tarkovskij: eppure, il film a cui mi viene da pensare appena premo "play" e parte "io" è "C’era una volta in America". Niccolò Contessa fornisce una parte della risposta proprio nel brano sopracitato. (OndaRock)

Merito di un atteggiamento schivo, da antidivo, e di un’eredità enorme: è grazie ai Cani se il pop italiano si è rimesso in moto a inizio anni Zero, cioè in pieno basso medioevo, dando poi origine a quello che sarebbe stato l’it-pop; Contessa ha prodotto sia Mainstream (2015) di Calcutta e sia Faccio un casino (2017) di Coez, ma soprattutto ha gettato le basi estetiche e sonore di quella rivoluzione con i suoi album, dal primo, Il sorprendente album d’esordio dei Cani (2011). (Vanity Fair Italia)

“Post mortem”, i cani: la zona nera di Tarkovskij dentro di noi

Lo stavamo aspettando tutti", con uno stringato comunicato, Niccolò Contessa ha accompagnato il ritorno de I Cani. “Non se lo aspettava nessuno. (Tgcom24)

Le recensioni bisogna produrle con immensa freddezza, con distacco dolce, rispettoso disinteresse. Niccolò Contessa è tornato e a noi, ipoteticamente, non ce ne frega nulla. (mowmag.com)

Succedeva con Un altro Dio, canzone del 2021, una delle tante arrivate senza preavviso. Niccolò Contessa/i cani ha aspettato ancora una volta se stesso. (la Repubblica)