Mozzetta rossa e stola ricamata in oro: il ritorno alla tradizione

Mozzetta rossa e stola ricamata in oro: il ritorno alla tradizione
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la Repubblica INTERNO

ROMA – Mentre monsignor Diego Ravelli, il maestro delle cerimonie liturgiche, lo aiutava nella vestizione nella Stanza delle lacrime, Robert Francis Prevost aveva già deciso con quale abito si sarebbe affacciato per la prima volta al mondo da papa Leone XIV. E se qualcosa, come in questo caso e a dispetto del proverbio, si può capire dai vestiti, la scelta del pontefice americano segna un ritorno… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Robert Francis Prevost, papa Leone XIV, è un grande appassionato di tennis. «Da quando ho lasciato il Perù - aveva detto il nuovo pontefice, missionario per oltre un decennio - ho avuto poche occasioni per allenarmi, quindi non vedo l'ora di tornare in campo. (Il Messaggero)

Una delle questioni centrali è la sinodalità: non si tratta solo di uno stile pastorale, ma del modo stesso in… Robert Francis Prevost eredita un contesto ecclesiale che ha vissuto 12 anni bergogliani intensi e spesso tesi, tra riforme, dibattiti e scontri all’interno della galassia cattolica. (La Stampa)

Parla a San Pietro in italiano, saluta in spagnolo, neppure una parola in inglese. La tela del moderato Robert Francis Prevost in Conclave era ampia quanto la sua rete di contatti da ministro dei vescovi. (La Stampa)

Le sfide che attendono Prevost: dall’eredità di Francesco alla diffidenza dei conservatori

«Congratulazioni al cardinale Robert Francis Prevost – scrive infatti il presidente Usa su Truth Social – che è appena stato nominato papa. Così Donald Trump ai tempi della guerra dei dazi si intesta l’elezione del primo papa nordamericano, sorvolando sui riferimenti ai ponti nel primo discorso di Leone 14esimo e specialmente sul suo tweet contro la dottrina cattolica reinterpretata in chiave anti migranti da JD Vance. (Il Manifesto)

Se quella di Paolo Sorrentino non è una profezia, poco ci manca. Il primo Papa americano, eletto subito dopo un ponteficato di chiara impronta progressista. (Il Fatto Quotidiano)

Di cosa ha veramente bisogno la Chiesa oggi? E di cosa il mondo? Sono queste le domande che mi pongo per valutare l’elezione del nuovo Papa. La risposta a entrambe le domande non è difficile. (La Stampa)