Consiglio di Stato: nomine illegittime, decadono vertici Cassazione

Sky Tg24 INTERNO

Ora la parola passa di nuovo al Consiglio superiore della magistratura che ha diverse opzioni, compreso quello di riadottare gli stessi provvedimenti ma con diverse motivazioni.

Insomma si sarebbe dato troppo valore anche al fatto che Cassano è stata Presidente della Corte di Appello di Firenze senza considerare che Spirito aveva una ben più lunga e specifica esperienza di alto magistrato 'dirigente' in Cassazione

Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altri giornali

A più di due anni di distanza, i giudici amministrativi non sono però stati dello stesso avviso di Mattarella, bocciando clamorosamente la nomina di Curzio a primo presidente della Corte di Cassazione. (Il Riformista)

Il Consiglio di Stato ha ribaltato una precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato le nomine e respinto il ricorso Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Il Sole 24 ORE)

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso pronunciato dal primo presidente della Suprema corte. Perché con la sentenza numero 268 del 2022 depositata oggi, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso la nomina dell’attuale primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, ora formalmente decaduto dalla carica. (Il Dubbio)

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso sullo stato della giustizia italiana del primo presidente. "Dopo la vicenda giudiziaria della nomina del Procuratore di Roma, ora una nuova pronuncia del Consiglio di Stato azzera il vertice della Suprema Corte di Cassazione. (Italia Oggi)

Pietro Curzio. Giustizia, il Consiglio di Stato azzera il vertice della Cassazione: bocciate le nomine del presidente Curzio e della vice Cassano di Liana Milella , Luca Serranò , Chiara Spagnolo. (La Repubblica)

Un nuovo terremoto sui vertici giudiziari italiani dopo la bocciatura della nomina di Michele Prestipino a procuratore di Roma. Rifare le stesse scelte, spiega, non è una strada facile, dal momento che il Consiglio di Stato ha ribaltato tutta l’impostazione delle due delibere (Il Fatto Quotidiano)