Cambio al timone di Alphabet: Sundar Pichai nuovo Ceo

il Giornale ECONOMIA

Sundar porta umiltà e una grande passione per la tecnologia ai nostri utenti, partner e dipendenti ogni giorno.

Non avremmo potuto trovare di meglio per guidare Google e Alphabet nel futuro ", hanno commentato Page e Brin.

Nel frattempo, Sundar Pichai era stato promosso a Ceo di Google Inc.

L'amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, 47 anni, nato in India, diventerà Ceo di Alphabet, la holding a cui fa capo lo stesso Google. (il Giornale)

Su altre fonti

A sostituire i due manager, che con il loro annuncio chiudono davvero un’era, sarà l’attuale amministratore delegato della controllata Google, Sundar Pichai, che così diventa Ad di tutto l’universo di BigG. (Wired.it)

Larry Page e Sergei Brin, storici co-fondatori di Google, hanno infatti annunciato le dimissioni dalla casa madre Alphabet, di cui erano rispettivamente ceo e presidente. «Sundar - hanno aggiunto - porta umiltà e una grande passione per la tecnologia ai nostri utenti, partner e dipendenti ogni giorno. (Italia Oggi)

Cambio epocale ai vertici di Google: i cofondatori Larry Page e Sergey Brin hanno deciso di cedere il posto a Sundar Pichai, che nei prossimi mesi (presumibilmente dal 2020) diventerà ufficialmente il CEO della società. (Multiplayer.it)

Al loro posto subentrerà Sundar Pichai, da adesso non più solo amministratore delegato di Google, ma dell’intera Alphabet. Matteo Tontini,. L’annuncio a sorpresa di Larry Page, CEO di Alphabet, e del presidente Sergey Brin, di rinunciare ai loro titoli e allontanarsi dalla gestione della società madre di Google, chiude un percorso che ha plasmato la azienda per 21 anni. (Webnews)

Sarà interessante capire come ci resteranno e se continueranno a condizionare e plasmare il mercato come negli ultimi 20 anni. La mossa, in realtà, ha sorpreso fino a un certo punto: prima di tutto, i due non prendono posizione pubblicamente da un (bel) po’. (Corriere della Sera)

Il Ceo di Google Sundar Pichai. Sia Page che Brin hanno promesso di restare coinvolti come membri del board e azionisti. (Avvenire)