Così cambia la diplomazia nella seconda era Trump

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Avvenire ESTERI

Non si può che gioire della liberazione di Cecilia Sala, frutto di un lavoro di squadra fra governo, intelligence e diplomazia. Un rilascio ottenuto probabilmente in cambio della scarcerazione dell’iraniano Abedini – ma in questi casi meno si fa trapelare e meglio è – e forse con il benestare informale del futuro presidente Trump, ottenuto durante la visita organizzata in tutta fretta dalla nostra presidente del Consiglio. (Avvenire)

La notizia riportata su altri media

E c’entra anche, forse soprattutto, il tr… ROMA — La liberazione di Cecilia Sala non è stata determinata solo dalla promessa di scarcerare Mohammad Abedini Najafabadi, l’uomo dei droni iraniani fermato a Milano il 16 dicembre, 3 giorni prima della giornalista. (la Repubblica)

Di immagine, innanzitutto. Politica, come ammette anche l’opposizione. (la Repubblica)

Cecilia Sala e quel risultato che tutela un principio

Così da poter rivendicare … Massima discrezione, ma Cecilia Sala rientrerà in Italia a ore. (Il Fatto Quotidiano)

La liberazione di Cecilia Sala da una prigione iraniana dove era stata rinchiusa in condizioni inumane e senza alcun apparente fondato motivo - se si esclude il fatto che un ingegnere della stessa nazionalità del governo sequestrante (forse una spia e con documenti scottanti al seguito) era stato tratto in arresto in Italia tre giorni prima - è stata una vicenda straordinaria, una nobile vittoria italiana, ma non solo, per alcuni motivi che sarà meglio ricordare. (Ottopagine)