Le forze tigrine avanzano in Etiopia, il Governo minaccia la stampa straniera

L'HuffPost ESTERI

Secondo fonti non confermate, le forze del TDF si sarebbero spinte oltre Jewaha, sino alla cittadina di Shewa Robit, il cui controllo sembrerebbe tuttavia essere ancora esercitato dalle forze federali e da quelle regionali dell’Oromia.

(Photo by Getty Images/Getty Images). Le forze dell’opposizione tigrina del TDF e quelle dell’OLA continuano a guadagnare terreno nell’accerchiamento della capitale dell’Etiopia, mentre il governo accusa la stampa straniera di parteggiare per il Tigrai, minacciando di espellere i corrispondenti di BBC, CNN e AP. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri media

Ma la guerra e la crisi umanitaria nel Tigray hanno spinto molti abitanti del Tigray a mobilitarsi dietro le richieste di secessione. Il Fronte di liberazione del popolo del Tigray ha a lungo sostenuto che l’autodeterminazione all’interno dell’Etiopia fosse nel migliore interesse dei tigrini. (L'Indro)

Tattiche molto simili a quelle utilizzate nella guerra contro il regime del Derg di Haile Mariam Menghistu, rovesciato nel 1991. Nessuno, sino ad oggi, è stato in grado di quantificare quanto abbia fruttato ai ranghi del Tplf l’attacco del 3 Novembre alla base del comando del nord dell’esercito. (Focus on Africa)

"A partire da domani - ha detto in tarda serata su Twitter il premier, vincitore del Nobel per la Pace nel 2019 per la pace storica con l'ex nemica Eritrea - mi sposterò sul fronte per guidare le forze di difesa" etiopiche. (La Nuova Sardegna)

Abiy Ahmed, primo ministro etiope, ha annunciato che guiderà l’esercito del suo paese “al fronte” contro i ribelli del Fronte Popolare di Liberazione del Tigray (Tplf) a partire da oggi. Intanto tutte le ambasciate presenti ad Addis Abeba hanno invitato i propri connazionali a lasciare il paese (Focus on Africa)

“Coloro che vogliono essere fra quei figli dell’Etiopia che saranno glorificati dalla Storia, si sollevino oggi per il loro Paese. Ci vedremo al fronte”, ha detto Abiy. (Icona News)

"Non possiamo continuare così e quindi vuol dire che bisogna cambiare. Ciò che è accaduto e che continua ad accadere alla nostra gente, gli abusi perpetrati da questi terroristi sanguinari non possono continuare", ha detto Belay (RagusaNews)