Rimbalzano in apertura le Borse europee. In risalita anche il prezzo del petrolio

Rai News ECONOMIA

Mercati Rimbalzano in apertura le Borse europee.

La moneta unica vale oggi 1 dollaro e 178; un mese fa era a 1,192

In risalita anche il prezzo del petrolio. Condividi. di Chiara Rancati Aprono in netto rimbalzo le Borse europee dopo il crollo di ieri; a Milano il Ftse Mib fa segnare un +0,71%; in rialzo di oltre 7 decimi di punto anche Londra, Parigi e Francoforte.Mentre si avviano a una chiusura a due velocità le Borse asiatiche: calo di quasi un punto percentuale per Tokyo e Hong Kong, mentre recuperano le piazze cinesi - Shanghai perde pochi centesimi di punto, Shenzen rimbalza e ritrova il segno più. (Rai News)

Ne parlano anche altre fonti

Londra Parigi e Francoforte non sono da meno, con ribassi intorno al 2,5% mentre a Wall Street il Dow jones cede oltre 2 punti percentuali. Avvio di settimana molto difficile per le borse europee, tutte in deciso calo, e per piazza affari in particolare, maglia nera nel vecchio continente: - 3,34%, col Ftse Mib che torna sotto i 24mila punti. (Rai News)

PETROLIO DEBOLE DOPO OPEC. Il petrolio perde terreno, dopo l’accordo raggiunto dai Paesi Opec+ che prevede l’aumento della produzione di 400mila barile al giorno a partire da agosto Venerdì Wall Street ha chiuso in rosso, con il Dow Jones che ha perso lo 0,86%, lo S&P500 lo 0,75% e il Nasdaq lo 0,80%. (Yahoo Finanza)

L’intesa provvisoria prevedeva di aumentare la produzione di petrolio di 400.000 barili al giorno nei mesi tra agosto e dicembre. La notizia arriva dopo che i produttori mondiali di petrolio hanno raggiunto l’accordo all’Opec+ per aumentare la produzione a partire da agosto in modo significativo in vista della ripresa dell’economia mondiale. (Consumatore.com)

Con la variante Delta che si sta diffondendo ovunque, perdono anche i titoli delle multinazionali del calibro di Caterpillar, Boeing e General Motors. La decisione dell’Opec prevede che da agosto l’alleanza petrolifera aumenterà la sua produzione giornaliera di 400.000 barili al mese. (Il Fatto Quotidiano)

Al contrario, se i governi decidessero di affrontare con maggiore aggressività il cambiamento climatico, la domanda potrebbe scendere fino a 85 milioni di barili al giorno "E' nell'interesse dell'Opec+ dare agli Emirati Arabi Uniti e agli altri paesi che lo chiedessero più spazio nella produzione nel quadro dell'accordo. (The MediTelegraph)

Durante la riunione dell'Opec+, gli stessi Paesi hanno esteso l'accordo fino alla fine del 2022. Il vice primo ministro russo Alexander Novak spiega che la Russia inizierà ad aumentare la produzione di petrolio mensilmente di 100.000 barili al giorno da questo agosto e raggiungerà il livello di produzione pre-crisi nel maggio 2022. (La Repubblica)