Musumeci "tradito" e reset giunta. Il presidente della Regione lancia dure accuse e va avanti

CorrierediRagusa.it INTERNO

Tutti a casa gli assessori regionali e Musumeci volta pagina dopo avere lanciato dure accuse contro chi lo ha “tradito”.

Il presidente della Regione Nello Musumeci è bocciato dalla sua maggioranza e decide di azzerare la giunta.

Musumeci ha avuto appena 29 preferenze mentre Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, tocca quota 44 e il pentastellato Nuccio di Paola per le opposizioni totalizza 32 punti. (CorrierediRagusa.it)

Ne parlano anche altre fonti

Il presidente della Regione non aveva digerito lo “smacco”, annunciando a caldo l’azzeramento della giunta, salvo ripensarci a mente fredda dopo che molti dei suoi stessi fedelissimi lo hanno sconsigliato dal compiere questo passo. (CorrierediRagusa.it)

Le ultime informazioni parlano di decisione rinviata a dopo l’approvazione dell’esercizio provvisorio, che andrà in Aula la prossima settimana. Nello Musumeci preso impulsivamente dall’ira dell’insulto politico avrebbe voluto giustamente tornare subito in Aula e dire “tutti a casa”. (Il Giornale di Lipari)

Lo dico con cognizione di causa, perché non risolve nulla azzerando - in parte - la Giunta. Le parole che il presidente Musumeci ha utilizzato sono pesanti: “Hanno pensato di compiere nei miei confronti quello che in gergo giudiziario si dice atto di intimidazione. (Tp24)

Il 6 novembre 2019, con il voto segreto, la proposta viene affossata da opposizioni e franchi tiratori. Anzi, è stato più volte smontato e rimontato finché a guidarlo non è giunto un suo fedelissimo (un altro): Giuseppe Catania, già presidente dell’assemblea di Diventerà Bellissima. (Buttanissima Sicilia)

La decisione sull’azzeramento della Giunta, annunciato ieri da Musumeci su Facebook, è rinviata, secondo quanto si apprende, alla prossima settimana. Martedì 18 gennaio l’Ars è convocata con all’esercizio provvisorio del giorno l’approvazione del disegno di legge sull’autorizzazione all’esercizio provvisorio. (il Fatto Nisseno)

Non stiamo parlando di cosa legge e cavilli permettano, ma di cosa sia corretto fare nell’interesse non solo delle società, ma soprattutto dei milanesi. Sul progetto di costruzione del nuovo stadio San Siro non è accettabile estromettere il quartiere, i cittadini e tutti gli stakeholder coinvolti dal dialogo. (MI-LORENTEGGIO.COM.)