Tragedia sul monte Meron: la calca sulla tribuna, poi il panico e la fuga prima del disastro – Il video

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La causa di «uno dei peggiori giorni dagli anni Duemila», come l’ha definita il vicepresidente delle operazioni di soccorso Dov Maisel, è stata il cedimento di una piattaforma durante le celebrazioni del La-ba-Omer.

Sarebbero almeno 44 le vitime provocate dall’incidente avvenuto stanotte sul monte Meron, in Galilea, Israele.

Altre 150 persone risultano ferite, di cui almeno 20 in condizioni critiche. (Open)

Su altri giornali

Il. premier è stato accolto da proteste sul posto, compreso un lancio. di bottiglie secondo quanto riferisce l’emittente israeliana N12. “La. tragedia del Monte Meron è una delle più pesanti tragedie che lo. (askanews)

Venerdì mattina sul monte Meron si è recato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha proclamato per domenica una giornata di lutto nazionale Il monte Meron è il luogo della tomba del Rabbi Shimon Bar Yochai, riconosciuto come l’autore di uno dei libri fondamentali della Kabbalah: lo Zohar. (Famiglia Cristiana)

- frammentivocali : Israele - Palestina : testimonianze in attesa: Gad Lerner : LETTERA-APPELLO A ENRICO LETTA: PROPO. - PaoloM94976964 : @AlessandroCere7 @ebreieisraele #Letta La sinistra sbraita all'antisemitismo rivolgendosi per tali accuse a cattoli… -. (Zazoom Blog)

Per cause ancora poco chiare, durante una cerimonia religiosa di rito ortodosso, stanotte sul Monte Meran c’è stato un massacro. Fatto sta, che questo era il più grande evento pubblico da quando Israele ha allentato le restrizioni (ZON.it)

Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è recato sul posto e ha annunciato un giorno di lutto nazionale per domenica. Roma, 30 apr - Sono almeno 45 le persone decedute sul monte Meron, in Israele, in un incidente avvenuto intorno alla mezzanotte. (9 colonne)

Il disastro rischia di avere ripercussioni politiche e di complicare ulteriormente il tentativo di Netanyahu di formare il nuovo governo. Netanyahu, al potere ininterrottamente dal 2009, resta il nodo irrisolto della politica israeliana (Il Manifesto)