Moratti, 80 anni da Champions: "Grazie Inter, è il regalo più bello"

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Redazione Sport
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Massimo Moratti, che ha appena spento ottanta candeline, non ha bisogno di presentazioni per chi conosce la storia dell’Inter. "Avevo vent’anni la notte di Inter-Liverpool 3-0, nel 1965", racconta, ripercorrendo una carriera che lo ha visto prima tifoso, poi presidente, infine leggenda. "Ne avevo sessantacinque quando eliminammo il Barça di Messi nel 2010. Ma dovevo arrivare a ottanta per provare l’emozione incredibile dell’altra sera". La vittoria in Champions League, arrivata dopo una stagione dominante, è stata per lui un dono inatteso, un tributo alla sua vita spesa tra le file nerazzurre. "La Beneamata mi ha fatto il regalo di compleanno in anticipo", scherza, riferendosi alle congratulazioni ricevute da dirigenti come Marotta e Zanetti.
L’entusiasmo non è solo suo. Bruno Bacchiani, presidente dell’Inter Club Pirati di Cattolica, descrive una passione che unisce migliaia di tifosi, molti dei quali arrivano da Sicilia e Sardegna. "Partita pazzesca, storica, una rimonta incredibile", dice, ammettendo di essere ancora "stravolto e ultrafelice". Già si organizzano per Monaco, perché una finale di Champions, anche se imprevedibile, è un’occasione irrinunciabile. "Non è da una coppa che si giudica una grande squadra", osserva, sottolineando come il percorso dell’Inter abbia già dato senso a questa stagione, a prescindere dall’esito.