Mantova, pretende di essere ricoverata in Psichiatria

Corriere Milano INTERNO

Per il medico 15 giorni di prognosi. Il Pronto soccorso dell’ospedale di Mantova. Voleva a tutti i costi essere ricoverata in Psichiatria.

Dopo un consulto con lo psichiatra, le è stato detto di tornare a casa: da qui lo scatto d’ira.

I medici del pronto soccorso, stante la richiesta della donna, hanno deciso di chiamare uno psichiatra dell’ospedale per una consulenza

di Giovanni Bernardi. La donna si è presentata al Pronto soccorso dopo aver litigato con il marito. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri media

Nell’aprile scorso la stessa dottoressa, sempre durante il suo servizio in pronto soccorso, era stata colpita da un pugno in faccia sferratole da un paziente, arrabbiato perché a suo dire, mentre attendeva in sala d’aspetto la visita, gli erano state rubate le ciabatte La donna si è rivolta al pronto soccorso dicendo di aver litigato con il marito e di aver bisogno di un ricovero nel reparto di psichiatria perché non voleva tornare a casa. (Zoom24.it)

La donna si è rivolta al pronto soccorso dicendo di aver litigato con il marito e di aver bisogno di un ricovero nel reparto di psichiatria perché non voleva tornare a casa. Il medico ha riportato un trauma al braccio mentre la paziente è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio. (La Stampa)

Non si tratta però del primo episodio simile di cui è stata vittima la medica. L’ultimo risale al mese di aprile, sempre mentre si trovava in turno al Pronto Soccorso. (News – Roba da Donne)

La donna si è rivolta al pronto soccorso dicendo di aver litigato con il marito. La paziente violenta è stata poi calmata grazie all’intervento di altri medici e infermieri (Secolo d'Italia)

Aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Poma di Mantova. Aggressione al pronto soccorso del Carlo Poma, la dinamica e cosa è successo di preciso. (Virgilio Notizie)

Una dottoressa, che era stata già aggredita in passato, è stata presa a bastonate da una paziente. L’anziana si è calmata soltanto dopo l’intervento da parte di altri operatori sanitari ed è stata denunciata per “interruzione di pubblico servizio“ (Il Fatto Quotidiano)