Bloomberg: “Possibile offerta del fondo statunitense Kkr sulla rete Tim già questa notte”
Il fondo statunitense Kkr sarebbe pronto a lanciare un’offerta per la rete di Tim che potrebbe arrivare già nella notte , considerando il fuso orario. L’indiscrezione è rilanciata dall’agenzia Bloomberg mentre Kkr non commenta. Il fondo è già azionista al 40% di Open Fiber, l’altro gestore della rete in fibra ottica italiana il cui socio principale è Cassa depositi e prestiti con il 60% (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’offerta non vincolante è riferita a una quota partecipativa da definire, fermo restando che dall’acquisto scaturirebbe la perdita dell’integrazione verticale rispetto a TIM. (SoldiOnline.it)
(Teleborsa) -hadal fondo statunitense KKRper l'acquisto di una partecipazione in una costituenda società coincidente con il, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in Sparkle (la cosiddetta Netco). (Teleborsa)
Secondo quanto scrivono Andrea Biondi e Marigia Mangano per il Sole24Ore, il fondo Kkr, a sorpresa, si è inserito nell'affare rete unica e sarebbe pronto a presentare un'offerta per la Netco. (SoldiOnline.it)
Telecom Italia potrebbe avere finalmente spiccato il volo. Per quel che riguarda Telecom Italia non si è trattato di un fuoco di paglia. (Proiezioni di Borsa)
Mossa a sorpresa del fondo americano Kkr: ha comunicato al governo la propria determinazione a presentare un’offerta per la rete di Tim. Questo accade dopo mesi di discussioni al tavolo del ministero delle Imprese tra i principali soci di Tim, ossia Vivendi (23,75%) e Cdp (9,8%), che insieme con il governo da tempo provano a trovare una quadra per collocare la rete sotto il controllo pubblico. (La Stampa)
Il fondo di private equity può contare già diversi investimenti nelle infrastrutture, tra cui il 37,5% dell'italiana Fibercop. Secondo le indiscrezioni americane, Kkr avrebbe avvisato il governo di essere in procinto di presentare a Telecom Italia un'offerta per tutta la sua rete telefonica. (L'HuffPost)
