«La studentessa di Bologna che protesta contro il Green Pass? Mai vista a lezione prima»

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Il caso di Silvia, la studentessa dell’università di Bologna senza Green pass che non ha voluto lasciare l’aula causando l’interruzione della lezione di psicologia cognitiva, ieri è diventato un simbolo della protesta contro la Certificazione Verde Covid-19.

E per la prof il Green Pass è necessario: «L’anno scorso in questo periodo stavamo chiudendo.

Quindi il Green Pass potrà avere le sue imperfezioni, ma io lo ritengo uno strumento utile

Infine, Lugli ribadisce che quello che ha visto protagonista Silvia è stato l’unico episodio del genere: «A lezione da me sì. (Open)

Su altri media

Studenti Unibo: “Opinionisti fomentano odio social”. La prof smentisce la versione di Silvia. (Skuola.net)

Ora è la madre a parlare all'Ansa, racconta di "aggressioni violente e inaspettate ricevute dai compagni di scuola e sui social". Fa parte del gruppo 'Studenti contro il Green pass' (La Repubblica)

'UNIVERSITÀ Napoli, lezioni all'aperto contro il Green pass: «Non sono. Per la prof il Green pass è necessario: «L’anno scorso in questo periodo stavamo chiudendo. (ilmattino.it)

«Si è sentita braccata - aggiunge la madre -. «Si è sentita braccata - conclude la madre - (Corriere della Sera)

Le è stato fatto presente che in seguito alla sua decisione la lezione veniva sospesa, e così è stato. Luisa Lugli insegna Psicologia cognitiva alla triennale di Filosofia e mercole 6 ottobre è stata costretta a sospendere la lezione. (Corriere della Sera)

La ragazza che nei giorni scorsi aveva contestato l'obbligo di Green pass è tornata in un'aula di via Azzo Gardino, accompagnata da altri attivisti e la lezione è stata interrotta. Da parte di un altro studente presente sono stati chiamati i carabinieri, ma poi la lezione è ripresa e non c'è stato alcun provvedimento . (Sky Tg24 )