Per Jake La Furia la “Fame” non è importante: è ancora l’unica cosa che conta. L’intervista

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

C’è un momento nella vita e nella carriera degli artisti che segna una sorta di giro di boa: quello in cui si sente di non aver più nulla da dimostrare. Un pensiero che probabilmente arriva in concomitanza del consolidarsi di un certo status, quando alla musica senti di aver dato e da cui senti di aver preso tutto il meglio che potevi. Nel rap, però, le cose sono leggermente diverse. Anche quando ormai sei nella rosa degli intoccabili, la fame è ancora la spinta propulsiva. (Billboard Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Il tutto passato sotto le sapienti mani del producer Night Skinny. Sull’onda del grande successo con la reunion dei Club Dogo e come giudice all’ultima edizione di “X Factor”, Jake La Furia è tornato al suo progetto discografico e ha sfornato l’album “FAME”, anticipato da “64 No Brand”. (Il Fatto Quotidiano)

Prima di essere Jake La Furia, Francesco Vigorelli è stato Fame. Erano gli inizi degli anni ’90, la sua tag e i suoi graffiti avevano invaso i muri di Milano. (Rolling Stone Italia)

Il rapper milanese torna con «Fame», e a Open dice: «Tra i giovani, e comunque tra chi si dovrebbe occupare di cambiare il mondo, non c'è tutta questa fretta di cambiare il mondo» (Open)

Jake La Furia ha ancora “Fame” del vecchio rap: “La trap e TikTok hanno trasformato il genere in musica da suonerie”

Dopo il successo della reunion dei Club Dogo e l’esperienza da giudice all’ultima edizione di “X Factor”, Jake La Furia (vero nome Francesco Vigorelli, 45 anni) torna con un suo progetto discografico: l’album “FAME”, anticipato dal singolo “64 No Brand”. (L'HuffPost)

Il disco è il nuovo manifesto di uno degli artisti dell'olimpo del rap nazionale, che ha scelto, per un ritorno in grande stile, di utilizzare il nome con il quale ha iniziato a muovere i primi passi all'inizio della sua carriera. (Tiscali)

D’altronde ci si trova per parlare del suo nuovo album “Fame” e il rapper milanese, all’anagrafe Francesco Vigorelli, classe ’79, pensa che Sanremo, con le sue polemiche, non possa fagocitarsi pure quello. (IL GIORNO)