'Sui vaccini bisogna accompagnare il Paese, non alimentare lo scontro'

Il Friuli INTERNO

Per Fedriga "non bisogna accusare nessuno e non bisogna mettere sulla graticola chi non vuole vaccinarsi.

In questa fase, è importante accompagnare il Paese.

E poi bisogna combattere le notizie false, che stanno devastando il Paese.

“I dati ci dicono che il vaccino evita quasi totalmente la malattia grave”, ha esordito Fedriga.

Rispondendo a una domanda in merito alla netta posizione di Draghi - L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire

(Il Friuli)

Se ne è parlato anche su altre testate

C’è anche il tema tamponi che potrebbero consentire di godere delle libertà della certificazione verde per 48 ore. Domani, teoricamente, sarà il giorno della risposta. (Telefriuli)

"È importante accompagnare il Paese, vedo una tensione tra bande che mi preoccupa", a dirlo il Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, durante il suo intervento a 'Radio Anch'io'. Le notizie false stanno devastando il Paese", ha concluso (triestecafe.it)

Green pass, cosa chiedono le Regioni. Per quanto riguarda il green pass, che dovrebbe diventare obbligatorio per alcuni luoghi e attività, Fedriga ha illustrato la proposta delle Regioni: la certificazione verde dovrà essere utilizzata “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi“, settori fortemente danneggiati dalle restrizioni (Virgilio Notizie)

Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni intervenendo a Radio anch’io. – “E’ importante accompagnare il Paese, vedo una tensione che mi preoccupa, uno scontro fra bande”. (Imola Oggi)

Le Regioni chiedono, inoltre, che il green pass venga utilizzato “per permettere la ripresa di attività fino ad oggi non consentite” come “eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”. (Live Sicilia)

Si tratta – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni - di proposte che facciamo al Governo, in un’ottica di collaborazione istituzionale, anche alla luce dell’attuale contesto epidemiologico - caratterizzato da un aumento dell’incidenza ma da una bassa occupazione dei posti letto ospedalieri - e dalla progressione intensa della campagna vaccinale” Inoltre abbiamo anche condiviso una proposta per la revisione degli indicatori delle zone di rischio, formulando l’ipotesi di portare, per la zona bianca, il limite massimo di occupazione dei posti letto in area medica al 30% e quello delle terapie intensive al 20%. (Regioni.it)