I conti dell’Inps, i contributi delle aziende e le pensioni: cosa succede

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Adnkronos ECONOMIA

In un Paese che invecchia sempre più rapidamente, con un’aspettativa di vita che continua a crescere e un rapporto tra lavoratori e pensionati in costante deterioramento, emerge un nuovo elemento di preoccupazione per la sostenibilità del sistema previdenziale italiano: 6,6 miliardi di euro di contributi non versati dalle aziende, ma che lo Stato dovrà comunque onorare nei prossimi anni. Il paradosso dei contributi “fantasma” Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps ha lanciato un allarme sul paradosso del nostro sistema previdenziale. (Adnkronos)

Su altri giornali

Nessuna perdita per l’Ente: eliminati vecchi crediti e non recuperabili L’INPS specifica che la cancellazione di vecchi crediti non comporta alcuna perdita per l’Istituto. (Fiscal Focus)

Il tema, con tutte le sue ripercussioni negative, è purtroppo, nella cronaca di ogni giorno, ricorrente. I contributi previdenziali sono il pilastro fondamentale per garantire una pensione dignitosa, ma non sempre, lo si sa bene, tutto va come dovrebbe. (Mediaone online)

Il bilancio dell'Inps non ne viene effettivamente intaccato, ma ciò non toglie che esista la necessità di intervenire per 6,6 miliardi di euro, attraverso la fiscalità generale, per compensare i mancati introiti dovuti alla svalutazione dei crediti. (QuiFinanza)

Il presidente, il consiglio di amministrazione e il direttore generale dell'Istituto «intendono ribadire con forza che non sussiste alcun «buco» nei conti dell'Inps e che, invece, nell'ottica della massima trasparenza del bilancio, le operazioni di eliminazione dei crediti contributivi sono state improntate al rigoroso rispetto dei criteri contabili e della normativa vigente». (Il Messaggero)

Nei conti dell’INPS non c’è alcun buco. A precisarlo in una nota pubblicata oggi è lo stesso Istituto. Dopo i dati pubblicati ieri in merito agli effetti della pace fiscale sulle pensioni arrivano i chiarimenti INPS: “dall’eliminazione dei crediti non deriva alcun buco nel bilancio” (informazionefiscale.it)

Il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, il consiglio di amministrazione e la direttrice generale, Valeria Vittimberga, contestano la delibera con la quale il Civ, Consiglio di indirizzo e vigilanza dello stesso istituto, li sollecita a chiedere al governo un intervento, a carico della «fiscalità generale», per riportare nelle casse dell’Inps 6,6 miliardi di euro che verrebbero a mancare nel bilancio in seguito ai ripetuti condoni («saldo e stralcio» delle cartelle fino a mille euro e fino a 5mila euro) decisi dai vari governi (Conte 1, Draghi, Meloni) che hanno riguardato non solo le tasse ma anche i contributi previdenziali evasi e notificati tra il 2000 e il 2015. (Corriere della Sera)