Clan Amato Pagano: arrestati il reggente Marco Liguori e tutti i fedelissimi. IL VIDEO

Cronache della Campania INTERNO

LIGUORI Marco, nato a Napoli il 17/06/1985;. 3

MAISTO Gianni, nato ad Aversa (CE) il 13/11/1984;. 9.

MARRONE Luigi, nato ad Aversa (CE) l’11/07/1985;. 4.

MARRONE Giovanni, nato a Melito di Napoli (NA) il 16/11/1957;. 11.

L’inchiesta della Dda di Napoli ha consentito di smantellare il clan Amato-Pagano ma soprattutto di arrestare il nuovo reggente Marco Liguori insieme con fedelissimi storici della cosca di Melito. (Cronache della Campania)

Ne parlano anche altri giornali

Non solo: contestualmente sono in corso tra Campania, Molise ed Emilia-Romagna, sequestri di beni immobili, società e denaro contante per un valore di oltre 25 milioni di euro. (Il Riformista)

L'operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della Questura di Napoli. Dalle prime ore del giorno il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, in particolare, il G. (NapoliToday)

Sono in corso tra Campania, Molise ed Emilia- Romagna, sequestri di beni immobili, società e denaro contante per un valore di oltre 25 milioni di euro Scacco matto agli Amato-Pagano. (Teleclubitalia.it)

Associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”, questi i reati a vario titolo contestati agli indagati. (Paesenews)

Dalle prime ore del giorno il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, stanno dando esecuzione, tra le province di Napoli e Caserta, ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 soggetti (22 in carcere e 9 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati di appartenere o di aver favorito il clan Amato-Pagano. (Internapoli)

Associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, aggravati dal c.d. avrebbero portato alla luce l’esistenza di una forma di controllo pressoché totale del territorio melitese da parte del clan, grazie anche alla diretta partecipazione alle attività criminali del Presidente dell’A. (AvellinoToday)