Il curioso caso dei "Vip" che si scagliano contro il reddito di cittadinanza:

Al Bano, il cantante che oggi parla di lavoro, di misure di sostegno al reddito, di occupazione.

Esiste dunque una relazione tra retribuzione e libertà, tra retribuzione e dignità.

Ricordiamo però a quanto ammonta il beneficio della misura di sostegno al reddito: se ti va bene (nucleo familiare composto da una sola persona) percepisci 500 euro al mese.

Non è felice Al Bano, lamenta di non trovare lavoratori che coltivino i suoi poderi e attribuisce la colpa proprio al reddito di cittadinanza (che, come più volte fatto notare, è tutt’altro che un reddito di “cittadinanza”). (L'AntiDiplomatico)

Su altri media

Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare L’attore pugliese non è d’accordo e dice di non aver mai avuto problemi a trovare persone che volessero lavorare nel suo ristorante. (Fanpage.it)

E’ l’unico consiglio che si potrebbe dare a un noioso Al Bano che si lamenta di non riuscire a trovare lavoratori per la sua tenuta di Cellino San Marco. Per anni, i giovani sono stati costretti ad accettare stipendi da fame, al limite dello sfruttamento, perché altro non c’era. (Il Fatto Quotidiano)

Alla rivista «Nuovo» Rosanna Banfi, la figlia di Lino che cura gli interessi del ristorante, ha detto: «Noi siamo stati fortunati. Vero è che, oltre a offrire un contratto regolare, noi assicuriamo anche un clima di lavoro sereno e familiare. (Corriere del Mezzogiorno)

– (repubblica) Se il cantante Al Bano – unendosi al coro degli imprenditori da tutta Italia – non riesce a trovare lavoratori per le sue Tenute Carrisi a Cellino San Marco – lo stesso non accade per un’altra icona della cultura pugliese: Lino Banfi. (StatoQuotidiano.it)

«La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola» ha affermato il cantante di Cellino San Marco, spiegando che per lui la colpa «è innanzitutto del reddito di cittadinanza». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A quanto pare, la sua azienda agricola in Puglia trova sempre maggiori difficoltà nel reperire qualcuno che la gestica e, non pago delle affermazioni ormai già più volte smentite, rincara la dose suggerendo come ovviare al problema introducendo l’apprendistato per i dodicenni. (Fidelity News)