Cecilia Sala, Nordio: "Prematuro parlare di estradizione Abedini"
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Cecilia Sala, Nordio: "Prematuro parlare di estradizione Abedini" 09 gennaio 2025 Dopo il rientro di Cecilia Sala in Italia, atterrata poco dopo le 16 di ieri a Ciampino dopo giorni di detenzione nel carcere iraniano di Evin a Teheran, il ministro della Giustizia Carlo Nordio è tornato a parlare dell'estradizione di Mohammad Abedini. "La situazione di Abedini è squisitamente giuridica, e va studiata nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala - ha dichiarato Nordio a a proposito dell'ingegnere iraniano arrestato a Milano il 16 dicembre scorso - Dell'estradizione è prematuro parlare, anche perchè sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero". (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
Le due vicende sono apparse fin da subito intrecciate, al di là delle smentite ufficiali che sono arrivate dalle autorità italiane e da quelle iraniane, fino alla tarda serata di ieri. (IL GIORNO)
Mohammad Abedininajafabani rilancia. (Corriere Milano)
Così a La Stampa il ministro della Giustizia, Carlo Nordio per il quale "dell'estradizione" negli Usa "è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è (Secolo d'Italia)
Teheran chiede la scarcerazione del connazionale, per cui è stata fissata l'udienza per valutare la richiesta di domiciliare il 15 gennaio. Mentre la giornalista Cecilia Sala, detenuta nel carcere iraniano di Evin per circa 20 giorni, è tornata in Italia, nessuna mossa è stata ancora fatta per Mohammad Abedini Najafabadi. (MilanoToday.it)
Arresti domiciliari con il braccialetto e in un appartamento di Milano diverso da quello proposto in precedenza. E' la modifica dell'istanza presentata alla Corte d'Appello, tramite il suo legale, da Mohammad Abedini Najafabadi, l'iraniano fermato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, e ora detenuto a Opera. (La Repubblica)
L'ospedale da campo del CICR a Rafah è stato inaugurato nel maggio 2024, otto mesi dopo l'inizio della guerra a Gaza. cicr All’ospedale da campo del CICR a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, alcune cose sembrano semplicemente normali, afferma Tamara Bonc. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)