Nino Agostino fu ucciso perché dava la caccia ai mafiosi latitanti per conto degli 007

AGI - Agenzia Italia INTERNO

Nino Madonia, sotto processo per duplice omicidio aggravato aveva scelto il rito abbreviato.

Con il rito ordinario sono sotto processo il boss Gaetano Scotto, accusato di duplice omicidio aggravato e Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento.

Un intero capitolo è dedicato al depistaggio operato dai fratelli Graviano, i pericolosi boss di Brancaccio e fedelissimi di Totò Riina

La sentenza è stata pronunciata lo scorso 19 marzo nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, 32 anni dal delitto. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altre testate

E che il movente è “collegato alla ricerca dei latitanti a cui Agostino si dedicava”. Per l’omicidio di Agostino, agente di polizia che lavorava nei Servizi Segreti, è in corso un altro processo, col rito ordinario, a carico del capomafia Gaetano Scotto, e di un amico della vittima che risponde di favoreggiamento (Livesicilia.it)

La caccia ai latitanti "viene prevalentemente, anche se non esclusivamente, indicata dai collaboratori di giustizia, quale causa della decisione mafiosa di uccidere il poliziotto", scrive ancora il gup. (PalermoToday)

Avvenuta non soltanto perché Agostino dava la caccia ai boss latitanti su “sollecitazione dei servizi segreti“, ma, “come emerge dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia”, anche a causa delle interlocuzioni tra la mafia siciliana e gli apparati istituzionali. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo il gup Montalto, Paolilli, uno dei primi a perquisire la casa della vittima, fu la persona che suggerì che l’omicidio era dovuto a “questioni di donne”. ARTICOLI CORRELATI. ''E' ora di scoprire i pupari'', trentadue anni dopo inizia il processo Agostino. (Antimafia Duemila)

Il gup cita espressamente tra i soggetti appartenenti alle forse dell'ordine che avevano rapporti con Madonia, riportando le dichiarazioni di Nonostante i tentativi di depistaggio, è accertato che quello di Antonino Agostino, assassinato assieme alla moglie Ida Castelluccio, il agosto del 1989, fu un delitto di mafia. (Giornale di Sicilia)