Una brutta notizia avvicinandoci al 25 aprile

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Di Claudio Almanzi. Albenga. Si avvicina il 25 aprile e c’è qualcuno che vorrebbe far tacere la voce libera dei lavoratori: questa mattina un sindacalista degli edili, della Fillea Cgil, è stato vittima di una aggressione. Due uomini, a Sestri Ponente, l’hanno avvicinato mentre scendeva dalla macchina di servizio, sulla quale erano esposti i loghi dei referendum sul lavoro e cittadinanza, gridando “comunista di merda”, sputandogli addosso, facendo il saluto romano, avventandosi verso di lui che, pur riuscendo a difendersi e divincolarsi, ed a ripararsi nella vettura, ha dovuto poi fare ricorso alle cure del pronto soccorso. (Lokkio)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così Fabiano Mura, sindacalista della Fillea Cgil ha raccontato nella denuncia presentata ai poliziotti del commissariato di Cornigliano l’aggressione subita questa mattina a Sestri Ponente da parte di due uomini. (Genova24)
L’episodio è così descritto dal sindacato rosso: “Nella mattinata di oggi un nostro segretario, appartenente alla categoria degli edili, la Fillea Cgil, è stato vittima di una vile aggressione fascista. (il Giornale)
Un migliaio di persone hanno partecipato, martedì pomeriggio, al presidio antifascista in solidarietà con Fabiano Mura, sindacalista della Fillea Cgil, aggredito poche ore prima sulle alture del quartiere di Sestri Ponente, a Genova. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo la denuncia, due uomini hanno avvicinato il lavoratore mentre scendeva dalla macchina di servizio, sulla quale erano esposti i loghi dei referendum sul lavoro e cittadinanza, gridando "comunista di merda”, sputandogli e spintonandolo. (Primocanale)
I fatti sono cominciati nel 2023 quando durante un controllo del biglietto sulla linea Rimini-Bologna, l'uomo ha iniziato in maniera del tutto casuale a offendere la capotreno, urlandole contro per una decina di minuti e senza spiegare il motivo della sua furia. (Il Giornale d'Italia)
L’aggressione è avvenuta mentre scendeva dalla macchina di servizio, sulla quale erano esposti i loghi dei referendum sul lavoro e cittadinanza, gridando ‘comunista di merda’, sputandogli addosso, facendo il saluto romano, avventandosi verso di lui che, pur riuscendo a difendersi e divincolarsi, allontanandosi dal posto sulla sua vettura, ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso. (La Voce Apuana)