Doping, sostanze illegali spacciate in palestra da personal trainer

Corriere TV SALUTE

Smantellato traffico illecito di sostanze dopanti | CorriereTv. Maxi sequestro di anabolizzanti e steroidi venduti sottobanco in farmacia: 8 denunciati.

alimentava il mondo degli agonisti del «bodybuilding», una ventina di clienti che gravitava intorno a due palestre di Milano

(Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Vendevano sostanze dopanti ricavandone profitti illeciti. In questo senso, gli indagati risultano avere acquisito un numero crescente di atleti “clienti”, attratti dalla prospettiva di miglioramento delle proprie prestazioni fisiche, inducendoli all’uso di sostanze illegali e conseguendo, così, rilevanti profitti illeciti. (Prima Lodi)

Il pagamento del denaro per l’acquisto di sostanze dopanti era schermato attraverso fittizie consulenze sportive. Gli ulteriori, approfonditi sviluppi investigativi hanno, altresì, disvelato le condotte criminali di otto soggetti, localizzati nel lodigiano e nel milanese, dediti al commercio illegale di sostanze dopanti-anabolizzanti. (Vivicentro)

Otto in totale le persone indagate, tra cui un personal trainer e un farmacista. Il secondo, anch'egli della provincia di Lodi, vendeva i pericolosi farmaci senza alcuna ricetta medica. (Fanpage.it)

L’operazione, secondo quanto si appreso, è frutto di 4 diverse indagini, coordinate dalle diverse Procure antimafia di Catanzaro, Reggio Calabria, Napoli e Roma e dalla Direzione nazionale antimafia. (Corriere di Lamezia)

I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno eseguito perquisizioni e sequestri su illecite somministrazioni di farmaci e sostanze dopanti e esercizio abusivo della professione medica. Le indagini hanno portato a rilevare che un personal trainer lodigiano dispensava piani alimentari mirati e specifiche diete a bodybuilder agonisti, senza averne titolo. (Il Messaggero)

Il traffico alimentava il mondo degli agonisti del «bodybuilding», una ventina di clienti che gravitava intorno a due palestre di Milano. Le pillole venivano consegnate direttamente in strada, o nei parcheggi, dopo l’ordine telefonico e la vendita veniva camuffata con fatture per consulenze dietetiche o di personal training (Corriere Milano)