Tragedia di Calendasco, autopsia sui cadaveri e auto sequestrata

IlPiacenza INTERNO

Sui movimenti precedenti dei ragazzi e di dove abbiano trascorso la serata sono in corso alcuni accertamenti.

Elementi non riconducibili ad un tragico incidente al momento non emergono ed è in questa direzione infatti che gli inquirenti stanno indagando.

L’auto sulla quale viaggiavano (una Wolkswagen Golf) e di proprietà della famiglia di uno dei quattro (Costantino Merli) è stata posta sotto sequestro. (IlPiacenza)

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E’ un piccolo gesto, simbolico, per ricordare quattro ragazzi strappati alla vita troppo presto. Le amministrazioni di Borgonovo, Calendasco, Castel San Giovanni invitano i cittadini ad accendere una candela ogni sera fino alla data dei funerali di Elisa Bricchi, Costantino Merli, Domenico Di Canio e William Pagani, i quattro giovani morti lunedì notte nell’auto precipitata in Trebbia nel comune di Calendasco. (Libertà)

Ieri sera una veglia è stata celebrata nella chiesa di San Giuseppe Operaio a Piacenza dove Elisa Bricchi era molto conosciuta (Libertà)

Il prete ha spiegato che sarebbe emersa questa volontà da parte di alcuni familiari delle vittime. Dal momento che è stata disposta l’autopsia, occorrerà comunque attendere ancora qualche giorno per cingere in un ultimo abbraccio i quattro giovani. (Libertà)

Posso solo dirvi che Costantino, il fidanzato di Elisa, era davvero una persona d’altri tempi. Ecco, questi ragazzi non vanno dimenticati perché erano tutti straordinari”. (Libertà)

Qualche elemento in più sulla tragedia potrebbe arrivare dai segni rimasti sull’auto posta sotto sequestro dopo il recupero avvenuto nella serata di martedì, quando ormai era buio. I ragazzi amavano frequentare l’argine del fiume ed è lì che sono andati nella notte gelida e nebbiosa. (Libertà)

Da pochi giorni avevano comprato delle fedine che testimoniassero al mondo intero il loro amore, promessa di una vita comune. L'11 gennaio sarebbero partiti insieme per due giorni a Sirmione: la valigia era già pronta, ora abbandonata in un angolo della camera di Elisa, a ricordare la sua vita spezzata. (Prima Lodi)