Cybersicurezza, Striscia contro il Fatto. Ma chi parla lavora per l’agenzia

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il programma critica l’inchiesta sui cellulari online di mezzo governo. Servizio firmato dal consulente dell’Agenzia che ignorò la pista indicata da un informatico Il Fatto, nello scoop sulla presenza online del cellulare del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha dato “informazioni sbagliate”. A certificarlo, sabato sera su Striscia la Notizia, è stato l’esperto Marco Camisani Calzolari (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
È lo slogan della «Lusha System», ora al centro delle indagini della Procura di Roma che ieri ha ricevuto una prima informativa da parte degli investigatori della polizia postale sulla presenza sulla piattaforma informatica di numeri di telefono delle più importanti cariche dello Stato. (Corriere Roma)
Si moltiplicano i segnali negativi per l'Agenzia per la cybersicurezza (Acn) guidata dal prefetto Bruno Frattasi. Fatti e approfondimenti Che cosa succede all’Acn di Frattasi? (Startmag)
Ma MCC chiarisce: non si tratta di una vera fuga di dati. Secondo alcune notizie, sarebbero finiti online i numeri di telefono di diversi importanti politici italiani. (Mediaset Infinity)

Di privacy violata però, forse, sì. Com’è noto, una segnalazione pubblica di un esperto ha aperto un’indagine della Polizia Postale, ancora con contorni da verificare, per la presenza di numeri e altri contatti di personaggi pubblici italiani in vendita sul web. (Cyber Security 360)
Cybersicurezza. Pare esistano piattaforme online, servizi in abbonamento, che consentono di accedere a numeri di telefono di alte cariche dello Stato.Ne abbiamo parlato con chi ha scoperto questo vulnus, Andrea Mavilla, esperto di cybersicurezza. (rtl.it)
Conversazione di Startmag con Andrea Mavilla, esperto informatico che ha avvisato l'Agenzia per la cybersecurity nazionale (Acn) circa i numeri di telefono privati dei vertici dello Stato scovati online Sono venuto a conoscenza dei numeri di telefono personali di alcune alte cariche dello Stato nell’ambito di un’attività di analisi commissionata da una società privata che aveva subito una truffa significativa. (Startmag)