Here, sperimentare l’immaginario nel tempo del cinema
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Here. Ossia: qui. Un film inrato completamente in un’unica inquadratura che è anche un quadrato di terra. Generazioni di vita americana – statunitense – osservate attraverso un’inquadratura che è una finestra sul tempo che permette di viaggiare attraverso i secoli restando sempre «qui». Con una precisione sconcertante, Robert Zemeckis firma un’opera teorica, estremamente complessa e lieve, al punto di essere quasi intangibile nel suo darsi come poli stratificata. (il manifesto)
Su altre fonti
È un'indole creatrice, la sua, che lo porta a curiosare, sperimentare, a tratti addirittura anticipare, mondi e tecnologie destinati a fare incursione nel campo della Settima Arte. Come Méliès, Zemeckis non intende limitarsi agli strumenti a propria disposizione, ma gioca, studia, sfrutta ogni possibilità tecnologica, divertendo e divertendosi. (Movieplayer)
«Here» come il titolo scelto dal regista che ci ha regalato diversi sogni cinematografici, da «Ritorno al futuro» a «Forrest Gump» e qui, «Here», come recita il titolo del libro a fumetti pubblicato nel 2014, dopo una lunghissima gestazione, dall'autore americano Richard McGuire (in Italia pubblicato da Rizzoli Lizard dieci anni fa esatti), che già anticipava l'occhio lungo di una storia che guarda al qui e ora, ma contemporaneamente corre avanti e indietro nel tempo, da sempre l'ossessione di Zemeckis. (Corriere della Sera)
Tratto ad una graphic novel di Richard McGuire a cui si deve la doppia intuizione visiva Here è chiaramente un esercizio di stile cocciuto e personale, ma è soprattutto un saggio di cinema popolare e comprensibile, palpitante e malinconico (Il Fatto Quotidiano)
/13 Webphoto Tom Hanks, la reunion con Wilson, il mitico pallone di Cast Away ritrovato dopo 22 anni (Sky Tg24 )
Here, il film di Robert Zemeckis con Tom Hanks e Robin Wright incornicia tutti i colori delle nostre vite e delle nostre case, laddove tutto accade tra gioie e dolori (Vogue Italia)
Si può realizzare un intero film sempre con la stessa inquadratura, cioè riprendendo sempre il medesimo punto? E si può raccontare in questo modo una storia che va dalla preistoria ai giorni nostri, soffermandosi soprattutto sul Novecento? È più facile guardarlo che spiegarlo, ma Here è la risposta affermativa a questa domanda. (WIRED Italia)