Nobel Pace 2021, la co-vincitrice Maria Ressa: «Stampa attaccata, io e i colleghi subiamo intimidazioni»

Corriere TV ESTERI

La stampa libera oggi affronta condizioni avverse.

Ne sono la dimostrazione gli attacchi e le intimidazioni che abbiamo subito io e i miei colleghi — e aggiunge — Spero che questa edizione del premio possa ricordare ai governi di tutto il mondo di rispettare i giornalisti e il giornalismo»

Con un misto di sorpresa, commozione e orgoglio, la giornalista d'inchiesta filippina Maria Ressa commenta così il riconoscimento del Premio Nobel per la Pace 2021, condiviso con il giornalista russo di Novaya Gazeta Dmitry Rostov: «Onorata di aver ricevuto questo premio. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri giornali

Pochi giorni prima, era stata fermata dalla polizia filippina. "Provano a intimidirmi in ogni modo, ma continueremo a combattere", diceva ai nostri microfoni. (Rai News)

La circolazione delle idee è importante e il dissenso soprattutto quando è supportato da indagini e prove deve trovare facoltà di espressione. prof. Romano Pesavento. presidente CNDDU (Sardegna Reporter)

Lo scorso otto ottobre, è stato consegnato il Nobel per la pace a due giornalisti anti-autoritarismo: Dmitrij Muratov e Maria Ressa. Secondo il comitato, il giornale di Muratov è “l’unico giornale veramente critico con influenza nazionale in Russia oggi”. (ticinolive)

Muratov è il terzo russo a ricevere il Nobel per la Pace dopo Andrey Sakharov e Mikhail Gorbaciov. E' difficile - sottolinea Gramaglia - comprendere l'altro quando si resta intrappolati nel proprio mondo, nelle proprie condizioni (Vatican News)

Anche Dmitry Andreyevich Muratov, tra le penne più influenti di Novaya Gazeta, è noto per avere in più occasioni criticato il presidente russo Vladimir Putin per le numerose inchieste sui casi di corruzione nel Paese (Repubblica TV)

Il Comitato per il Nobel ha riconosciuto la «coraggiosa lotta per la libertà di espressione nelle Filippine e in Russia» dei giornalisti premiati. (Ansa)