Green pass, protesta di porti e tir. Ma il governo non si ferma

ilmattino.it INTERNO

È quello che annunciano per domani, giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass per i lavoratori, i portuali di Trieste e gli autotrasportatori italiani.

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La situazione più esplosiva è proprio nel capoluogo friulano.

Il venerdì nero dei porti e delle autostrade italiane.

Come già chiarito dal sindacato infatti, l’idea è paralizzare il settore della logistica bloccando il porto in segno di protesta contro la certificazione verde. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Nelle Marche operano circa 4.000 aziende con oltre 12.000 addetti e dal 10 al 20% non sono vaccinati; percentuale più alta quando si è in presenza di autisti provenienti dall’Est Europa dove c’è una maggiore prevenzione al vaccino o sono stati vaccinati con sputnik, vaccino non riconosciuto in UE" Mancano i conducenti, ma secondo Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti Marche, le imprese sono impegnate per garantire i servizi: "Esprimo preoccupazione per l’entrata in vigore del Green pass senza che siano state definite con chiarezza tutte le regole in particolare quelle per l’autotrasporto. (il Resto del Carlino)

"L’applicazione iniqua e discriminatoria del Green Pass tra aziende italiane (obbligatorio) e straniere (non dovuto) è inacccettabile. A sostenerlo è Confartigianato Trasporti cesenate, che critica il provvedimento del Governo. (CesenaToday)

Pochi i disagi anche nelle città portuali dove i manifestanti hanno provato a bloccare gli accessi, senza però fermare le attività. L’allerta però rimane alta in particolare per l’autotrasporto, settore tra i più delicati per il nostro Paese, contando che oltre l’80% delle merci viaggia su gomma. (LaPresse)

Non dimenticate di seguire Assotrasporti sul sito web dell’associazione assotrasporti.org, sui social, Facebook e Twitter, e sulle riviste TN TrasportoNotizie e GM GenteinMovimento Assotrasporti, associazione di categoria dell’autotrasporto, unitamente a Eumove, associazione paneuropea per la mobilità, venuta a conoscenza della nota di chiarimento emessa dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) e dal Ministero della Salute, chiede il posticipo dell’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per l’autotrasporto, in quanto iniqua nei confronti degli autotrasportatori italiani. (PPN - Prima Pagina News)

È vergognoso che tutto ciò avvenga nell’imminenza dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass anche nei luoghi di lavoro privato, contribuendo così ad aumentare incertezze, preoccupazione e difficoltà tra imprese ed operatori. (Giornale Nord Est)

Il provvedimento, secondo la Federazione, non tiene in alcun conto il ruolo chiave che il trasporto e la logistica rivestono per l’economia, né le criticità che già affliggono il comparto. (Horeca News)