Quali fabbriche chiudere? Il confronto sindacati-governo aggiornato a domattina

Corriere della Sera INTERNO

Qualche esempio: il sindacato chiede di chiudere i call center, le attività di produzione macchine non strettamente necessarie (macchine per alimentari , il tabacco e l’agricoltura, per esempio).

Il primo passo è di mettersi a lavorare sull’elenco delle attività essenziali e su quelle che ad oggi possono fermarsi per qualche giorno».

L’incontro era teso a scongiurare lo sciopero generale minacciato dai tre sindacati per ottenere una chiusura più ampia delle fabbriche. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

L'allegato al decreto non è cambiato tanto, ma quel poco è stato sufficiente per convincere CGIL-Cisl e Uil a firmare. Il decreto, che nasce dal confronto con Cgil, Cisl e Uil, prevede anche un tempo di adeguamento. (La Pressa)

L’elenco delle attività produttive indispensabili è stato rivisitato oggi, mercoledì 25 marzo, durante un confronto tra Cgil, Cisl e Uil e il Governo. È stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo». (LegnanoNews)

"Alle istituzioni chiediamo di adoperarsi per tutelare i diritti dei cittadini stranieri che oggi sono più esposti a rischi dell'emergenza Covid-19 e chiediamo di avviare un confronto". “Garantire sicurezza ai cittadini stranieri, così come a tutte le persone che in questo momento rischiano di restare ai margini, è un tema urgente che va affrontato per il bene loro e di tutta la comunità”, concludono. (rassegna.it)

4 ' di lettura. Il governo sembra essere riuscito a trovare un accordo con i sindacati e scongiurare il pericolo di scioperi che avrebbero procurato disservizi gravi per il Paese. (The Wam.net)

Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio dopo l'intesa raggiunta con il governo. Abbiamo presentato al Governo le nostre proposte - ha proseguito il leader della Uil - e abbiamo fatto un confronto serrato di merito. (Rai News)

13.20 – Raggiunta intesa tra sindacati e governo. Intesa raggiunta tra governo e sindacati sull’integrazione all’elenco delle aziende essenziali che potranno derogare dallo stop previsto con il Dpcm delle 22 marzo scorso per fronteggiare il Coronavirus. (Il Fatto Quotidiano)