Zangrillo torna alla carica: «Si parla troppo di Covid: così si crea il panico»

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«A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid-19 equivale, a mio parere, a creare panico».

Qualche giorno prima, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Zangrillo aveva accusato i media di essersi innamorati del filone Covid.

State tranquilli, però: su 100 persone che parlano quotidianamente sui media, forse una ha visto negli occhi la malattia».

Per il primario «spaventare le persone con toni allarmanti andrebbe sanzionato»

Il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, critica su Twitter lo spazio riservato dai media alla pandemia. (Open)

Ne parlano anche altri media

State tranquilli, però: su 100 persone che parlano quotidianamente sui media, forse una ha visto negli occhi la malattia". Zangrillo ha poi concluso: "Spaventare le persone con toni allarmanti andrebbe sanzionato" (Adnkronos)

«A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid-19 equivale, a mio parere, a creare panico», twitta dal suo profilo. Si parla di 11 accessi totali per Covid su 1.170 accessi per ogni causa, cioè lo 0,9% di tutto il pronto soccorso. (Il Primato Nazionale)

Raggiunto dall'Adnkronos Zangrillo aveva ammesso di essere preoccupato soprattutto perché numerose persone vivono nel terrore, "in attesa - l'aveva definita - della fine del mondo 19 luglio 2021 a. a. a. (Liberoquotidiano.it)