Bimbi in moschea, Zaia: «Sì al dialogo ma ci sono limiti. La preghiera è stata un errore»

Bimbi in moschea, Zaia: «Sì al dialogo ma ci sono limiti. La preghiera è stata un errore»
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Corriere del Veneto INTERNO

«È irrituale e fuori luogo che la visita nella moschea abbia avuto questo epilogo, cioè quello della preghiera. Tanto più che stiamo parlando di bambini di quattro e cinque anni. Un errore involontario? Posso anche pensarlo, ma resta comunque un errore». Il presidente del Veneto Luca Zaia non ci sta. Sceglie di lasciarsi alle spalle le letture scolastiche formative che inquadrano la gita della scuola materna di Ponte della Priula in un percorso didattico e chiarisce: «Stiamo parlando di scuola materna, ai bambini mancano anche le competenze per comprendere quello che vedono». (Corriere del Veneto)

La notizia riportata su altri media

Il presidente del centro islamico Emanet di Susegana, l'Imam Avnija Nurcheski, ha rotto il silenzio sulle polemiche incandescenti e balzate anche sulle cronache nazionali sulla visita dello scorso 30.. (Virgilio)

«Che ci sia una visita alla moschea ci può stare. Si è passato il limite». (Corriere del Veneto)

Penso che la conoscenza reciproca, in particolare quella approfondita delle culture diverse, eviti incomprensioni e di conseguenza conflitti inutili, odi e rancori. «Non ho nulla contro il dialogo, anzi. (Corriere del Veneto)

Bimbi dell'asilo in moschea, la direttrice: «Siamo una scuola che dialoga, da noi gli alunni musulmani fanno il presepe»

Educare i bambini, i futuri cittadini elettori e amministratori di domani, è una cosa seria. Perchè ad essi va dato il meglio affinchè possano responsabilmente un domani autodeterminarsi conoscendo le nostre radici culturali e storiche, occidentali, liberali e soprattutto libere. (La voce del Trentino)

E’ un Giacomo Ghilardi a tutto campo quello che stiamo imparando a conoscere in questa sua nuova stagione politica. Lo fa da leghista delle prima ora, lasciando in ufficio la casacca istituzionale per indossare la felpa salviniana. (lacittadelnordmilano.it)

Perché l’inclusione e l’accoglienza arrivino nelle scuole ma anche nella società che troppo spesso ha paura». «Ci crediamo molto. (Corriere del Veneto)