La Lega all'attacco sul fermo di Moussa Sangare per il delitto Sharon: «Sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?». È polemica
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La Lega va all'attacco sull'arresto di Moussa Sangare, che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni. E scoppia la polemica sulle origini straniere del 31 enne fermato con chiari riferimenti al dibattito sullo ius scholae aperto nei giorni scorsi nella maggioranza. Il leader della Lega Matteo Salvini si limita su Facebook a dare la notizia dell'arresto, ma sottolinea che Moussa Sangare ha «origini nordafricane e cittadinanza italiana». (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non poteva essere altrimenti, che la classe politica e i suoi accoliti non strumentalizzassero l'omicidio di Sharon Verzeni. La donna, 33 anni, era stata uccisa la notte del 30 luglio a coltellate a Terno d’Isola -Bergamo-. (Tp24)
Ci hanno chiesto se era il ciclista che avevamo segnalato e noi l’abbiamo confermato: era lui. «Poco prima del fermo di Sangare l’abbiamo visto nella caserma dei carabinieri di Bergamo. (L'Eco di Bergamo)
Non si spegne la polemica politica innescata dalle parole del leader leghista sul presunto assassino di Sharon. A rincarare la dose è intervenuto anche il presidente dei deputati di Italia viva, Davide Faraone, che sottolinea il silenzio della Lega sull'origine marocchina dei due testimoni, grazie ai quali è stato possibile inchiodare Moussa Sangare alle sue responsabilità. (il Giornale)
L'omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate da Moussa Sangare, il 30enne di origini africane arrestato con l’accusa di avere ucciso la giovane a Terno d'Isola, smuove le coscienze e interroga la politica riportando al centro del dibattito il tema dell'immigrazione. (BergamoNews.it)
Quattro coltellate al buio, nella notte fra il 29 e 30 luglio, a una sconosciuta incrociata per caso a Terno d’Isola (Bergamo) e una confessione che lascia senza parole: “L’ho uccisa tanto per farlo”. La triste baruffa politica su Moussa Sangare (Start Magazine)
Terno d'Isola (Bergamo) – Nella conferenza stampa alla procura di Bergamo, quando è stato annunciato il fermo di Moussa Sangare per l'omicidio di Sharon Verzeni, ha ricevuto un pubblica lode, insieme con l'amico che era con lui, per il senso civico dimostrato. (IL GIORNO)