Trump ammette il rischio recessione, Wall Street sente l’odore del sangue e va in rosso

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Il presidente statunitense Donald Trump in un’intervista non esclude la recessione. Wall Street sente l’odore del sangue e scatena le vendite in Borsa. Nella seduta di scambi di lunedì 10 marzo il Dow Jones ha lasciato sul campo il 2,08%, l’S&P 500 ha perso il 2,70% e il Nasdaq ha visto erodersi il 4,00% della capitalizzazione. È l’ennesimo risultato da “profondo rosso” innescatosi dalla seconda metà di febbraio, in cui Trump recita la parte del minaccioso sottomarino. (Inside Over)
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E non si tratta di un episodio isolato. Da inizio anno, il primo giorno della settimana, per lo S&P 500, è il peggiore in termini di performance: una variazione media di -0,7%. (eToro)
Buongiorno. Si potrebbe fare copia e incolla oggi, dopo il lunedì nero soprattutto a Wall Street (-2,08% il Dow Jones, -2,7% l'S&P 500, -4% Il Nasdaq: la seduta peggiore dal 2022). (Corriere della Sera)

La settimana dei mercati finanziari si è aperta con un classico lunedì nero: tutti i principali listini del mondo hanno chiuso con cali pesanti. Il peggiore è stato il Nasdaq, l’indice tecnologico statunitense, che è sceso del 4% bruciando mille miliardi di dollari di capitalizzazione, spinto in particolare dal crollo di Tesla, che ha perso il 15% in un giorno solo. (Avvenire)
Punti-chiave Il Morningstar US Market Index è sceso del 3,57% nelle contrattazioni di metà pomeriggio, prima di ridurre le perdite e chiudere in calo del 2,78%. (Morningstar)