Egitto, Patrick Zaky in aula in manette: "Sono innocente". Processo aggiornato al 28 settembre

la Repubblica INTERNO

li applausi di parenti e amici hanno segnato l'inizio dell'udienza a Mansura, in Egitto, per Patrick Zaky, lo studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere in Egitto dal febbraio dello scorso anno.

È apparso per qualche secondo nella gabbia degli imputati verso le 12.15 durante una pausa delle altre udienze per poi essere riportato via in seguito all'attenzione che ha subito destato

(la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

La prima udienza si è svolta oggi dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva dello studente. Rischia altri 3 anni e 5 mesi di carcere. (Domani)

In Egitto, infatti, le indagini possono prolungarsi fino a due anni. Zaki viene arrestato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020: è appena rientrato da Bologna, dove frequenta una magistrale in studi di genere. (Radio Popolare)

Non a caso, l’Egitto ha avviato la propria «strategia nazionale per i diritti umani»: un programma di ampio respiro per rafforzare il rispetto dei diritti umani, politici, personali e in campo economico-imprenditoriale. (Avvenire)

Per quanto Bologna scenda simbolicamente in piazza, dall’arcivescovo Matteo Zuppi alla comunità universitaria ancora ieri in sit-in di protesta, il rilascio di Patrick Zaki è materia geopolitica da maneggiare con cautela. (Il Piccolo)

Patrick ha bevuto a fatica da una bottiglietta, ha scartato e mangiato un dolciume fattogli arrivare dalla sorella. Un saluto anche ai due diplomatici italiani venuti dal Cairo per monitorare l'udienza assieme a due colleghe di Germania e Canada, intervenute su iniziativa italiana. (ilmessaggero.it)

La ricerca e il sapere si nutrono di verità e giustizia: siamone sempre consapevoli”. Lo ha dichiarato la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, tramite un videomessaggio inviato in occasione della seduta di laurea del Master europeo in studi di genere e delle donne, il corso di studi dell’ateneo di Bologna, a cui è iscritto Patrick Zaki, lo studente egiziano detenuto in Egitto dal febbraio 2020 (LaPresse)