L’ultimo La Russa: riscrive pure la storia di Via Rasella

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ignazio La Russa l’ha fatto di nuovo: il presidente del Senato non perde occasione per sminuire e mistificare la storia della Resistenza e dell’antifascismo, ricordando a tutti, invece, la sua biografia e la narrazione a cui l’ha consacrata. Questa volta si è esibito in un falso grossolano su uno degli episodi più dolorosi della storia […] (Il Fatto Quotidiano)

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Fu l’azione più importante della Resistenza romana e non ha mai smesso di suscitare polemiche. Il 23 marzo 1944 alcuni partigiani comunisti fecero esplodere un ordigno collocato su un carretto della nettezza urbana in via Rasella, una parallela di via del Tritone, nel centro della Capitale. (Corriere della Sera)

Non si fa che parlare delle dichiarazioni di Ignazio La Russa su via Rasella e Lilli Gruber a Otto e mezzo, nella puntata del 31 marzo, perde le staffe con Francesco Specchia. Ma la conduttrice si infuria: "Scusami, io sono sudtirolese, non è questa la verità storica che poi alcuni suonassero è un dato di fatto". (Liberoquotidiano.it)

Dentro la guerra. L'attentato avvenne in un contesto segnato dal clima terrore imposto nel centro-nord del Paese dai nazifascisti, quando si erano costituite le prime formazioni di partigiani. (Focus)

Nonostante in tribunali italiani lo abbiano considerato un "atto di guerra legittimo", l’assalto al battaglio Bozen è stato definito dalla storica di sinistra Anna Rossi Doria (nuora di Leone Ginzburg, ucciso a Regina Coeli dalle SS) "il caso paradigmatico italiano di memoria divisa più rilevante della nostra storia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Via Rasella, La Russa il revisionista Massimiliano Panarari (La Stampa)

«Vorrei che, al termine del mio mandato, avessimo fatto un piccolo passo in avanti sulla pacificazione e nessuno mi venga a dire che non ce n’è bisogno». L’obiettivo del gotha di Fratelli d’Italia era già chiaro a dicembre, prima della doppia esternazione della premier Meloni e del presidente del Senato la Russa sulle fosse Ardeatine e sull’attentato di via Rasella. (Il Manifesto)