Confcommercio Sicilia: "Negozi di abbigliamento rischiano di saltare un'altra stagione"

PalermoToday INTERNO

E’ il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ad affermarlo sottolineando, in particolare, che gli ultimi provvedimenti del governo nazionale non bastano.

"Le imprese del terziario sono di fronte ad una situazione estrema: sostegni del tutto insufficienti e, alla luce del nuovo decreto, prospettive di riaprire un miraggio.

O perché i negozi di abbigliamento non siano ricompresi tra le attività essenziali, e che rischiano di saltare ancora una "stagione" decisiva per la tenuta delle attività

Serve soprattutto, prima che sia troppo tardi, la svolta tanto attesa del governo Draghi che ancora non si vede". (PalermoToday)

Ne parlano anche altri media

Quanto ai trasporti, secondo Confcommercio “occorre sostenere tutto il sistema dell’accessibilità non limitandosi al solo trasporto pubblico locale”. “Servono ristori più adeguati, più inclusivi e più tempestivi”. (Il Fatto Quotidiano)

“Da mesi Fipe diffonde incessantemente la voce e i bisogni delle imprese del settore sui media, presso le istituzioni e sui territori - spiega il presidente Andrea Zocca-. Possiamo riaprire ed assumerci l’impegno di farlo in sicurezza, tra distanziamenti e rafforzamento dei protocolli. (ForlìToday)

Serve un deciso cambio di passo che preveda anche una rapida e graduale riapertura delle attività, in piena sicurezza con i protocolli già esistenti. Contestualmente auspichiamo che possa essere creata una banca dati degli immunizzati attraverso uno screening degli anticorpi neutralizzanti nei vaccinati e nei guariti» (ilGiornale.it)

Secondo un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio, «Economia e Occupazione al Sud 2015-2019», la quota di Pil prodotta dal Sud sul totale nazionale è diminuita passando da oltre il 24% del 1995 al 22% del 2019. (La Stampa)

Nei giorni scorsi si è riunito il “direttivo” dei Giovani Imprenditori Confcommercio della Provincia di Asti per analizzare i riflessi che la pandemia Covid 19 ha avuto e continua , purtroppo, ad avere nei confronti della piccola e media impresa, ma anche per discutere di progetti e di iniziative future di concerto con quelle a cui sta lavorando la Confcommercio, primi fra questi quello riguardante i “Distretti del Commercio”. (ATNews)

«È abbastanza evidente che, in prospettiva futura, i maggiori timori per il dopo-pandemia si addensino sul pericolo di tornare a crescere agli insufficienti tassi del passato recente Le differenze invece nel frattempo aumentano, almeno a partire dalla crisi del 2008: il rapporto tra prodotto pro capite reale di un abitante del Sud rispetto a quello di un abitante del Nord-ovest scende da 0,55 (55%) a 0,52. (Giornale di Sicilia)