Quirinale: Letta, centrodestra non ha diritto precedenza, non ha numeri

LaPresse INTERNO

Roma, 15 gen. (LaPresse) – “Non c’è nessun diritto di precedenza che il centrodestra può vantare nell’indicare il presidente della Repubblica: si è confuso un atteggiamento rispettoso da parte nostra con l’idea che il centrodestra abbia il diritto di precedenza o prelazione sul presidente della Repubblica.

Questo diritto non c’è, i numeri non l’assegnano, la situazione politica del paese non lo assegna”. (LaPresse)

Ne parlano anche altre testate

Al Quirinale serve "una figura istituzionale di garanzia, super partes, non un capo politico, divisivo, ma una figura di unità" ha rimarcato. A tutte le forze propongo accordo per patto di legislatura". (Adnkronos)

Gianni Letta a palazzo Chigi prima del summit del centrodestra. I più “cattivi” sostengono, stia accarezzando l’idea di andarci lui al Quirinale al posto di Silvio E perché Gianni Letta avrebbe taciuto dell’incontro durante il vertice del centrodestra? (Secolo d'Italia)

Per il centrosinistra è un no secco, questa astrusa tesi che comunque spetti a loro esprimere il Presidente, non esiste: i due schieramenti si equivalgono, serve un nome non di parte». «Berlusconi non passerà. (La Stampa)

advertisement. LEGGI ANCHE: Sondaggio Dire-Tecnè: Pd primo partito ma in forte calo, cresce il centrodestra. Cala al 52% anche la fiducia nel governo, il 2,1% in meno rispetto al 17 dicembre. Il consenso massimo è stato raggiunto da Draghi il 3 settembre quando si è attestato al 61,7%, poi è iniziata una graduale discesa con qualche risalita. (Sardegna Reporter)

Quirinale, Letta: “Ok dialogo con centrodestra, ma su nome condiviso: no Berlusconi” “Siamo disponibili per un dialogo, ma questo deve avvenire su un nome condiviso, una personalità istituzionale e non un capo di partito”: lo ha detto Enrico Letta, parlando della partita del Quirinale e ribadendo ancora una volta il veto del Pd alla candidatura di Silvio Berlusconi (Fanpage.it)

È una scelta che ci ha profondamente stupito e anche deluso perché rende le cose più difficili". (Corriere TV)