Bacoli, "lesbiche in spiaggia". Aggressione vergognosa: "Ci sono bambini, andatevene", botte e insulti

Liberoquotidiano.it INTERNO

19 luglio 2021 a. a. a. L'aggressione omofoba a due ragazze sulla spiaggia di Miseno a Bacoli (Napoli) diventa un caso anche sui social.

"Insultate e invitate a lasciare la spiaggia perché siamo lesbiche", accusano Francesca Martina: "Siamo state umiliate soltanto perché volevamo trascorrere una giornata insieme al mare".

Tutto è accaduto lo scorso weekend: le due ragazze napoletane avevano scelto Capo Bacoli per trascorrere qualche ora di weekend e come ovvio non hanno nascosto il proprio amore. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

E' quanto denunciano due ragazze napoletane, Francesca e Martina: "Umiliate solo perché volevamo trascorrere una giornata insieme al mare". A Martina e Francesca va la mia solidarietà e quella di tutto il popolo bacolese (NapoliToday)

Eppure, prosegue la ragazza, "il signore insisteva, voleva che ci allontanassimo e ha cominciato a sbraitare ma noi ci siamo rifiutate di andarcene. Due ragazze sarebbero state insultate e aggredite a Capo Miseno, in provincia di Napoli, e invitate a lasciare la spiaggia solo perché lesbiche. (Today.it)

A nullo è valso l'intervento di alcuni giovani a sostegno delle ragazze Il fatto. di Redazione. (IlCorrierino.com)

Non solo troviamo Inaccettabile ogni tipo di discriminazione ma troviamo inquietante l’uso della violenza “Alle due ragazze va tutta la nostra solidarietà. (Il Fatto Vesuviano)

Ai danni di due ragazze che, a detta di taluni barbari, avevano la sola colpa di amarsi reciprocamente. È quanto denunciano due ragazze che lo scorso venerdì sarebbero state invitate a lasciare la spiaggia di Miseno, nel comune flegreo di Bacoli, da alcuni bagnanti evidentemente infastiditi dai loro atteggiamenti. (ilmattino.it)

Sono state le stesse ragazze a pubblicare sui social alcuni momenti dell'aggressione subita in spiaggia, ricevendo subito tantissima solidarietà da giovani e meno giovani. Il tutto continuando ad intimare alle due ragazze di lasciare la spiaggia (Corriere dell'Umbria)