L’amministrazione Trump congela 2,2 miliardi destinati all’università di Harvard

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L’amministrazione Trump ha annunciato che congelerà 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni pluriennali e 60 milioni di dollari in contratti pluriennali all’Università di Harvard, dopo che l’ateneo ha dichiarato di non voler accogliere le richieste di modifica delle sue politiche chieste dal governo, mettendo a rischio quasi 9 miliardi di dollari di finanziamenti federali. L’università ha ricevuto la scorsa settimana una lettera da una task force federale che delineava ulteriori condizioni politiche per «mantenere il rapporto finanziario di Harvard con il governo federale». (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
L'amministrazione Trump si scaglia contro l'Università di Harvard. La ragione di questa ritorsione è da ricercare nel rifiuto dell'università di allinearsi alle politiche governative ed effettuare modifiche che spaziano dall'adozione di politiche di assunzione "basate sul merito", all'eliminazione dei programmi di diversità, equità e inclusione fino al divieto di indossare una mascherina durante le proteste nei campus e il sostegno a Gaza, che sarebbe "contrario" alle politiche di "antisemitismo" portare avanti dall'amministrazione Trump. (Il Giornale d'Italia)
Donald Trump si muove verso il taglio dei fondi ad Harvard, al Dipartimento di Stato, alle Nazioni Unite, alla sede Nato e alle tv pubbliche, procedendo con la più volte annunciata spending review per limitare le uscite statali, con massicci tagli ai posti di lavoro e ai finanziamenti in tutto il governo federale. (Sky TG24)

Tra queste, figurano l’eliminazione dei programmi di Harvard per la diversità, l’equità e l’inclusione, il divieto di indossare la mascherina durante le proteste nei campus, riforme delle assunzioni e delle ammissioni basate sul merito e la riduzione del potere detenuto da docenti e amministratori “più impegnati nell’attivismo che nella ricerca accademica”. (RSI Radiotelevisione svizzera)
MILAN OFFERTE LEAO – Più o meno allettanti. Più o meno distanti dalla valutazione apposta sulla clausola rescissoria fissata nell’accordo contrattuale in scadenza il 30 giugno 2028. Le offerte sulla scrivania del Diavolo per Rafael Leao, asso portoghese del Milan, di certo non mancano. (Europa Calcio)