Pechino è una carta ma anche un rischio

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La Stampa ESTERI

Difficile immaginare che Donald Trump volesse innescare il disaccoppiamento Usa-Cina. Ma messo spalle al muro dai mercati, e in particolare da quello obbligazionario, il presidente degli Stati Uniti ha fatto marcia indietro sulla dichiarazione di guerra commerciale a tutto il mondo, ripiegando solo su Pechino. Mentre nei primi giorni ribadiva che i dazi sarebbero stati permanenti e non dovevano e… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

La Cina chiede agli Stati Uniti di cessare le pressioni estreme, le minacce e i ricatti, e rilancia la propria disponibilità al dialogo per evitare un’escalation commerciale. Dopo le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha invitato la Cina a sedersi al tavolo delle trattative, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha ribadito che ogni negoziato dovrà avvenire "sulla base di uguaglianza, rispetto e reciproco vantaggio". (Il Messaggero)

A Fox Noticias, Trump ha detto che "non esclude" che la sua amministrazione voglia portare alcuni Paesi a scegliere tra gli Usa e Cina. Intanto, Pechino nomina il nuovo rappresentante per il commercio internazionale e via stampa rimbrotta gli Usa: nessuno li ha truffati, sono saliti sul treno della globalizzazione, smettano di lagnarsi, scrive il China Daily. (RaiNews)

"La Cina ha bisogno di fare un accordo con noi. Noi non abbiamo bisogno di fare accordi con loro. Non c'è nessuna differenza tra la Cina e ogni altro paese, se non per il fatto che la Cina è molto più grande", le parole di Trump, che ha adottato tariffe complessive del 145% nei confronti del paese asiatico. (Adnkronos)

WASHINGTON (www.altoadige.it)

L'Amministrazione Trump vuole che i partner commerciali limitino il coinvolgimento del Dragone nelle loro economie. (il Giornale)

Il calo dell’export della Cina Il carico movimentato dai porti cinesi nel periodo dal 7 al 13 aprile è crollato del 9,7% rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 244 milioni di tonnellate. Si tratta di un dato nettamente inferiore alla contrazione dello 0,88% registrata la settimana precedente, quando Trump ha annunciato per la prima volta il suo piano di dazi reciproci. (Milano Finanza)