Travel shaming: traduzione, significato e cosa si nasconde dietro la tendenza social

Cos’è il travel shaming?

Travel shaming: Significato. Molte persone hanno condannato personaggi famosi e influencers per via dei loro viaggi all’estero in un momento di emergenza sanitaria.

La prima cosa da fare per capire cos’è il travel shaming è riferirsi alla sua traduzione letterale: “viaggio vergognoso”.

Alcuni casi famosi. Tra i vip coinvolti dal travel shaming c’è Kim Kardashian che ha raggiunto la Polinesia francese in compagnia di tutta la famiglia

C’è anche chi decide di viaggiare, provocando la reazione di coloro che non possono spostarsi: nasce il cosiddetto “travel shaming”. (MyGlam)

La notizia riportata su altri giornali

Also say hello to Calam Lynch who will play Theo Sharpe and Rupert Young who will play Jack. 💜🐝 pic.twitter.com/kX1nIG8pz7 — Bridgerton (@bridgerton) April 2, 2021. Nel riprendere la notizia l’attore ha spiegato che, per lui, è stato un grande onore e privilegio far parte del cast. (Vanity Fair.it)

Da queste domande è nato il personaggio del Duca di Hastings», ha spiegato Chris Van Dusen, showrunner e produttore esecutivo di Bridgerton. LEGGI ANCHE. «Bridgerton 2», è ufficiale: il Duca di Hastings non ci sarà. (Vanity Fair Italia)

L’idea di tornare in Bridgerton 2 ( le anticipazioni) e per di più in un ruolo secondario non avrebbe quindi entusiasmato l’attore che gentilmente avrebbe dunque declinato l’offerta. Bridgerton 2, anticipazioni: ecco perché il Duca di Hastings non tornerà nei nuovi episodi. (Lanostratv)

Dacci un anno” ha raccontato Regé-Jean Page a Variety, ricordando le discussioni che ebbe coi produttori di Shondaland quando gli proposero il ruolo di Simon Basset dopo la cancellazione di For The People. (TVSerial.it)

Il saluto di Regé-Jean Page è stato del tutto inaspettato e un duro colpo per i fan della serie tv Netflix. Bridgerton amplia la sua famiglia e aggiunge quattro nuovi membri nel cast. (Ultim'ora News)

«Il make-up per gli occhi si ispira agli anni Settanta e Novanta, quando le super model si truccavano da sole Aspirazionale, reale e molto lontano dall’idea di perfezione, il makeup scende dalle passerelle per raccontare la storia di chi lo indossa. (Vanity Fair Italia)