Il Comune di Milano contro l'intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi

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Avvenire INTERNO

Ansa La giunta Sala chiede la revoca dell’intitolazione a Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa e scoppia il polverone politico. La delibera di ricorso al Tar è stata approvata ieri a Palazzo Marino: nello specifico chiede l'annullamento dell'ordinanza Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) dell'11 luglio 2024, che riguarda, appunto, il riconoscimento all’ex premier. «La denominazione dell’aeroporto - si legge nell’atto -, include il nome “Milano”, in associazione al nome “Silvio Berlusconi”, senza che tale uso del nome Milano sia stato autorizzato dal Comune». (Avvenire)

Su altre fonti

Una posizione che la figlia di Silvio Berlusconi e di Veronica Lario, ha liquidato con parole (Secolo d'Italia)

I figli di Silvio Berlusconi fanno quadrato intorno alla figura del padre, difendendo la scelta di intitolargli l’aeroporto di Malpensa. Milano – Lo scorso luglio, dopo l’annuncio dell’intitolazione, era stato Piersilvio ad attaccare Beppe Sala, non particolarmente entusiasta della scelta. (IL GIORNO)

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso la sua indignazione nei confronti delle recenti decisioni del Comune di Milano e della giustizia italiana. Ecco le sue parole. (Nicola Porro)

Sala contro l'intitolazione di Malpensa a Berlusconi. Barbara: "Amareggiata"

Ferno, Casorate Sempione, Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino (tutte amministrazioni governate o sostenute dal centrodestra) non hanno intenzione di seguire la strada intrapresa – o che stanno per intraprendere – i colleghi di centrosinistra territorialmente competenti. (malpensa24.it)

Tajani: «No a nuove tasse. La giunta del Comune di Milano ha approvato una delibera per presentare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) contro la decisione di titolare l'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi (ilmessaggero.it)

«Se gli altri Comuni dell'area si opporranno ci assoceremo» aveva protestato subito dopo l'annuncio del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, «è stata seguita una procedura senza garbo istituzionale, frutto dei tempi barbari che viviamo». (il Giornale)