Trump è il dominus dell’opinione pubblica e l’Europa rischia di frammentarsi

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Come sottolineato dai sondaggi, il dominus dell’opinione pubblica, anche di casa nostra, è Donald Trump, e un’Europa alle prese con i nuovi equilibri e i rischi sempre più concreti di una frammentazione La scena internazionale sta vivendo un grande fermento. Si è recentemente insediato il 47° Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, Israele ed Hamas, dopo quindici mesi di combattimenti hanno raggiunto un accordo per una prima fase di tregua che durerà sei settimane, l’escalation armata in Siria, l’invasione russa dell’Ucraina che continua, il rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala che ha visto la triangolazione politico-diplomatica di Italia, Stati Uniti ed Iran, il recente World Future Energy Summit ad Abu Dhabi con la Presidente Meloni che ha parlato del desiderio di rendere l’Italia un hub per i flussi energetici tra l’Europa e l’Africa. (GLI STATI GENERALI)
Su altri media
Il presidente degli Usa, come annunciato, ha scelto il protezionismo imponendo tasse salate sulle importazioni da Cina, Canada e Messico e ha annunciato che anche l'Europa subirà la stessa sorte. Questi Paesi – e in particolare quelli della Ue – portano infatti in dote agli Usa un bilancio commerciale fortemente sbilanciato a favore delle importazioni. (Liberoquotidiano.it)
Inizio settimana di fuoco: gli Stati Uniti tifano per l’Italia e per l’Unione Europea. Si nota dal fatto che Elon Musk cerca di stimolare ‘l’amore di un continente intero’. “Trump è cattivo, Musk è cattivissimo anche quando dice ‘Make Europe Great Again’ perché in realtà intende dividere l’Europa non rendendosi conto che in realtà quest’ultima non è, già di per sé, in salute. (Radio Radio)
Un aspetto è chiaro. La guerra commerciale come quella che si annuncia degli Stati Uniti contro l’Unione Europea non ha precedenti, per cui le conseguenze politiche da questa parte dell’Atlantico, e in particolare in Italia, sono insondabili. (la Repubblica)

E la sterlina ha rivisto quota 1,25 contro il dollaro, sebbene i massimi di 1,34 toccati nel settembre scorso restino lontani. Nei giorni scorsi, ha dichiarato di andare d’accordo con l’inquilino di Downing Street e ha espresso in maniera esplicita l’intenzione di lasciare il Regno Unito fuori dalla guerra dei dazi in corso. (InvestireOggi.it)
Non una rottura tra America ed Europa ma al contrario un tagliando ad una alleanza che necessita di essere ristrutturata. Le parole che i lettori del Giornale hanno letto sabato dalla penna di Mike Pompeo, ex Segretario di Stato Usa ed autorevole conoscitore del pensiero trumpiano, chiariscono bene gli obiettivi del nuovo Presidente. (il Giornale)
Il punto, però, è che il Presidente americano ha il diritto e il potere di metterla in atto. Poi magari se ne pentirà perché anche gli USA non saranno immuni da conseguenze ma bisogna fare i conti con l'oggi e non con il domani e, quindi, l'Europa deve prepararsi ad affrontare il rischio visto che a quanto pare il Trump redivivo del secondo mandato ci mette un nano secondo a passare dalla teoria alla prassi. (il Giornale)