Rimandata a casa, perde il bambino. Il primario: "Nessuna responsabilità"

Sassari Oggi INTERNO

Allo stesso tempo difende l’operato del personale e smentisce che l’ostetrica abbia detto ad Alessia di curarsi con la tachipirina.

“In base ai sintomi descritti – continua il primario – il caso è stato ritenuto non urgente.

Il direttore della clinica tende la mano verso Alessia: “Si presenti quando vuole per una visita, noi siamo sempre a disposizione di chiunque”

Ma perché Alessia non è stata ricoverata?

Il professore definisce poi come “inevitabile” quel che è accaduto: “Anche ricoverata – continua il primario – avrebbe perso ugualmente il bambino. (Sassari Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alessia ha perso il bambino ed è ancora traumatizzata Poi dopo una nostra sollecitazione ci ha risposto che si era dimenticata di telefonare al quarto piano. (L'Unione Sarda.it)

Dopo dieci minuti di attesa- sono le 10.15 – nel gazebo all’esterno della struttura viene fatta entrare dal personale di turno. “Ho perso il bambino dopo essere stata mandata via dal pronto soccorso di ginecologia di Sassari”. (Sassari Oggi)

Le dichiarazioni del Popolo della Famiglia Sardegna. E’ inconcepibile che la vita delle persone venga messa in secondo piano per far spazio a decisioni assurde che a tutto portano tranne che al vero Bene delle persone”. (Sassari Oggi)

Lamentava forti dolori addominali e perdite, tutte avvisaglie di una minaccia d'aborto, ma la ragazza non è stata fatta entrare all'interno della struttura perché sprovvista di tampone molecolare. Una donna incinta si è presentata al pronto soccorso ostetrico delle cliniche di San Pietro di Sassari. (ilGiornale.it)

Ma è proprio qui che le cose hanno preso una piega ben diversa: per poter entrare nel Pronto Soccorso e ricevere assistenza la donna doveva esibire un tampone molecolare negativo, e non rapido. Ne faccia uno privatamente lunedì e poi torni per la visita” – così le avrebbeto detto in Pronto Soccorso secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano Extra (Fidelity News)

Fatto sta che è una barbarie non curare un malato, particolarmente una donna gravida, perché non ha eseguito un tampone che attesti che non è positiva al Covid. Toc toc, Speranza: se c’è, batta un colpo e faccia – metaforicamente, eh – saltare qualche testa (Nicola Porro)